Ancora rinviata a data da destinarsi l’apertura della Metro C Roma, contro le aspettative del sindaco della Capitale Ignazio Marino, per motivi di sicurezza carente su una parte della tratta.
I romani dovranno ancora aspettare prima di vedere finalmente in funzione la Metro C Roma, terza linea della metropolitana capitolina che si attende ormai da diversi decenni. Decisivo il parere del ministero dei Trasporti, intervenuto per cancellare la data di apertura inizialmente prevista per sabato 11 ottobre, a causa della sicurezza non garantita nella tratta Pantano-Centocelle per un totale di 11 fermate.
Il sindaco di Roma Ignazio Marino non ha certo gradito, al suo rientro in Italia da Bruxelles, la notizia relativa all’ennesimo rinvio di apertura per la metro C Roma, che probabilmente porterà subito un mare di polemiche sulla gestione del primo cittadino. Come dichiarato a freddo, Marino si trova ora alla ricerca del colpevole dei lavori non all’altezza, che hanno portato ad un nuovo rinvio nei confronti dell’apertura della linea C.
Dopo quanto accaduto con l’ormai ipotesi tramontata di aprire la metro C Roma sabato 11 ottobre, ad Ignazio Marino non rimane che programmare una nuova data, sperando che questa volta venga rispettata. “Dobbiamo dare risposte concrete ai nostri cittadini“, afferma il sindaco della Capitale. “In questo momento voglio innanzitutto sapere a chi può essere imputato questo ritardo, per poi discutere con il ministero dei Trasporti e risolvere una volta per tutte questa delicata vicenda“, conclude Marino con l’amaro in bocca.
Andando ad approfondire i punti che hanno portato il ministero dei Trasporti a negare l’apertura della metro C Roma, troviamo le seguenti cause, tutte legate alla sicurezza delle infrastrutture: “Mancano le varianti del software, da trasmettere ed esaminare, e la documentazione richiesta dai Vigili del Fuoco“, recita il verbale ufficiale. Per questi motivi, secondo il ministero dei Trasporti si sarebbero notati sin da subito malfunzionamenti del sistema, capaci di contrastare la regolarità del servizio e la sicurezza degli utenti.
Dalla parte dei cittadini romani è poi intervenuta la Codacons, che chiede un risarcimento economico ed evidenzia il danno arrecato agli abitanti della Capitale: “L’apertura della metro C Roma è stata nuovamente rinviata e possiamo tradurre tutto ciò in un danno erariale e all’utenza, anche nei confronti dell’immagine della città. Codacons si appellerà alla Corte dei Conti per far uscir fuori i nomi dei colpevoli e chiedere loro un risarcimento economico a favore dei cittadini“, ha affermato il presidente Carlo Rienzi.
