La scuola moderna hi-tech fatica a svilupparsi, con strumenti come registro elettronico, lavagna interattiva e iPad per gli studenti che attualmente vengono utilizzati con successo in appena 22 istituti italiani.
E’ cominciata già dallo scorso anno la diffusione della strumentazione per una scuola italiana all’avanguardia, ma le prime cifre sugli “istituti hi-tech” non sono affatto confortanti, visto che finora soltanto 22 scuole mettono a disposizione degli studenti un iPad per scaricare i compiti assegnati dagli insegnanti, libri in formato digitale e appunti, così come il famigerato registro elettronico per facilitare l’inserimento di presenze e dati sugli alunni e la lavagna interattiva da usare durante le lezioni.
Sono soltanto 22 gli istituti attrezzati nel miglior modo con tali comfort, tra istituti tecnici e licei scientifici sperimentali che hanno aderito al manifesto sul movimento delle Avanguardie Educative, che tra gli altri fattori propongono anche reti Wi-Fi ad alta efficienza per andare incontro a varie centinaia di alunni in contemporanea, con una velocità pari a circa 100 Mb per secondo.
I risultati di registro elettronico, iPad e lavagna interattiva sarebbero comunque evidenti, nei pochi istituti finora protagonisti del progetto scuola 2.0.
“Abbiamo partecipato ad alcuni bandi e chiesto alle famiglie degli studenti di aiutarci nella realizzazione del progetto. Fortunatamente in molti hanno accolto il nostro invito e siamo così riusciti a munire tutti gli studenti delle classi prime di un tablet personale per lo studio, ma l’intenzione è quella di espanderci ulteriormente“, afferma Francesco Vescarelli, vice preside dell’innovativo ITTS Volta di Perugia, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano.
Dalle indicazioni del Ministero dell’Istruzione, tuttavia, gli istituti hi-tech comunicano di non aver ancora potuto eliminare i libri cartacei, che rimangono dunque un obbligo anche in questi rari casi di istruzione all’avanguardia.