Modernizzazione, rinnovamento, digitalizzazione. Sono questi i temi principali che sostengono i docenti scolastici di oggi. Perché ce né bisogno, perché ne ha bisogno la scuola per andare avanti e riprendere piede e credibilità in un campo, quello dell’educazione, dove si è un po’ smarrita.
Le infrastrutture scolastici sono arretrate, antiquate e non ristrutturate. Servirebbero fondi, ovviamente, che ora come ora non ce ne sono, o meglio, non sono adibiti a questo problema. Invece sarebbe di primario ordine il problema della scuola perché si parla di futuro, del futuro dei giovani, del motore dell’Italia.
Poca, pochissima digitalizzazione. In un mondo che gira ormai online, sulle reti e tramite pc, l’ assenza di digitalizzazione nella scuola è grave. Si deve cominciare ad attuare un percorso che unisca la didattica tradizionale a quella digitale.
Sulla modernizzazione della scuola si potrebbe prendere l’esempio per la situazione delle biblioteche scolastiche, che non sono all’avanguardia e non al passo con i tempi. Si potrebbero utilizzare biblioteche on-line per gli istituti di mille o più alunni. Si dovrebbe mettere un docente con il compito solo di gestire queste biblioteche, con fascicoli vecchi e con poco ordine con i libri.
Altro punto dolente è la sicurezza. Molti docenti vivono nel precariato da anni, senza la minima tutela. I docenti hanno bisogno di un ambiente lavorativo sicuro, non solo per le strutture, ma anche per strumenti didattici di tipo informatico.
Poi, sicuramente, l’avvento della tecnologia nelle scuole potrebbe migliorare l’educazione e formazione dei più giovani, indirizzando su siti protetti e firewall per non andare in siti violenti o altro. Inoltre con la digitalizzazione e tecnologia porterebbe ad una gestione centralizzata e quindi ad una spesa molto più ridotta.
Bisognerebbe dare molta più importanza per il nostro futuro, un futuro da coltivare, non da dimenticare.