Attraverso alcune intercettazioni , la polizia di Stato è riuscita a scovare una cellula terroristica in Italia, precisamente in Sardegna. Proprio qui un gruppo di islamici organizzava attacchi contro il governo pakistano e contro l’occidente. Un kamikaze sarebbe stato addirittura incaricato di un attacco diretto al Vaticano. Il network, affiliato di Al Qaeda avrebbe al suo interno anche protettori dello sceicco saudita Osama Bin Laden.
La comunità islamica di Olbia, guidata da Khan Sultan Wali, vantava numerosi fedeli ed agiva all’interno del cantiere G8 a La Maddalena. Wali è stato arrestato mentre dall’isola si dirigeva verso la costa tirrenica di Civitavecchia.
Armi in abbondanza ad uso terroristico dunque, proprio nel cuore del nostro paese. Altra azione portata avanti dalla base islamica sarebbe stata quella di introdurre illegalmente in Italia migranti Pakistani ed Afghani, per poi indirizzarli verso il Nord Europa. Questo avveniva attraverso la presentazione di falsi contratti di lavoro.
Verso Bergamo e Brescia invece, è stato arrestato un imam incaricato di raccogliere fondi destinati al Pakistan per il finanziamento di attacchi terroristici. Riscontro avvenuto per esempio a bordo di un volo che da Fiumicino segnava un trasferimento di oltre 50mila euro verso Islamabad.
Arrestati dunque 20 personaggi di spicco nell’ambito del terrorismo internazionale, tra cui autori di sanguinari attacchi in Pakistan, come quello avvenuto nel 2009 al mercato di Peshawar nella quale persero la vita centinaia di persone.
Immediati gli attacchi di Lega Nord e Fratelli d’Italia nei confronti del lavoro svolto da Alfano e Renzi per rafforzare la sicurezza del paese. “Controllare, bloccare, espellere, prevenire: controlli a tappeto su tutte le realtà islamiche” , queste le parole di Matteo Salvini dopo il blitz in Sardegna.