Camorra, il boss Zagaria minaccia di morte Sandro Ruotolo

Pubblicato il 5 Mag 2015 - 6:58pm di Patrizia Monaco

Attraverso alcune intercettazioni, la Procura antimafia di Napoli è riuscita a captare inequivocabili minacce di morte: destinatario di tale “augurio” è il giornalista Sandro Ruotolo, operativo da tempo nelle inchieste che riguardano la scandalosa vicenda della Terra dei fuochi. A pronunciare la sentenza è invece il boss di Camorra, Michele Zagaria, da tempo in carcere e sottoposto al 41 bis. Parole rancorose e senza pietà: “O vogl’ squartat’ vivo”.

Ruotolo, collaboratore di Michele Santoro nella trasmissione Servizio Pubblico, nelle scorse settimane aveva evidenziato quanto Michele Zagaria fosse particolarmente coinvolto nella questione sui rifiuti campani. “Capastorta” avrebbe largamente speculato sulla vicenda, non curante dei danni inflitti alla salute dei cittadini residenti nella zona. Inizialmente fu Rosaria Capacchione, giornalista ed attuale senatrice del Pd, ad aver denunciato incontri segreti tra il capo della Camorra ed alcuni vertici destinatari di subappalti ottenuti in cambio del loro silenzio sullo smaltimento illegale dei rifiuti. Il servizio mandato in onda da Servizio Pubblico, cercava di fare maggiore chiarezza sulla questione e proprio questo avrebbe mandato su tutte le furie il numero uno del clan dei Casalesi.

Le inquietanti parole intercettate sono indirizzate anche ai pm Catello Maresca e Cesare Sirignano.

Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha immediatamente provveduto a disporre una scorta personale per assicurare la difesa di Sandro Ruotolo.

Info sull'Autore

Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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