La polizia di Boston ha fermato due sospetti accusati di voler decapitare dei poliziotti, uno di loro è rimasto ucciso dai colpi di pistola sparati dagli agenti durante l’operazione di arresto. Secondo le indagini dell’Fbi, il sospetto ucciso dai poliziotti si chiamava Usaama Rahim, 26 anni, e sarebbe stato in procinto di sferrare un attacco contro la blogger Pamela Geller, organizzatrice della mostra a Garland, vicino Dallas, sulle vignette relative a Maometto, profeta sacro all’Islam. La mostra-concorso era stata già presa di mira circa due mesi fa da due uomini che sono stati immediatamente freddati dalle forze di sicurezza prima che riuscissero a realizzare l’attacco pianificato.
Usaama Rahim avrebbe acquistato diversi coltelli on line, con l’intenzione di usarli per decapitare “una vittima designata in un altro Stato”. Secondo la ricostruzione fatta dall’Fbi, Rahim avrebbe chiamato David Wright, l’altro complice fermato e arrestato, all’alba di martedì per comunicargli un cambiamento di piano, i nuovi obiettivi erano i “ragazzi in blu”, come vengono chiamate in gergo le forze dell’ordine di Boston.
Nel frattempo le forze dello Stato Islamico conquistano altri importanti territori in Iraq, dove hanno chiuso le condotte della diga di Ramadi, sull’Eufrate, limitando l’afflusso di acqua e causando un allarme umanitario nella regione di Anbar, al confine con Baghdad. Il governatore di Anbar, Sabah Karhut, ha confermato il drastico abbassamento del livello dell’Eufrate, fatto che gioca a favore dei miliziani del Califfato che intendono stremare con la siccità le popolazioni di Khaldiye e Habbaniya, per poi sferrare l’attacco finale.
Altri scontri si registrano anche nel nord-est della Siria, dove i combattenti dell’Isis hanno cercato di espugnare la prigione di Juvenile, nella zona di Hasake, a maggioranza curda.