Sulla terra rossa di Parigi trionfa uno svizzero. Si, ma non il solito Federer, bensì Stanislas Wawrinka. Quello che non ti aspetti capita proprio nella finale che avrebbe dovuto incoronare uno dei tennisti più forti dell’ultimo decennio, Novak Djokovic. Al serbo mancava solo il successo al Roland Garros per completare il Grande Slam (la vittoria dei 4 tornei slam del circuito tennistico). A rovinare i piani del favorito ci ha pensato colui che ha vissuto per la gran parte della proprio carriera all’ombra del più forte di sempre.
A 30 anni Wawrinka conquista la seconda vittoria in uno slam dopo gli Australian Open nel 2014. Con una delle migliori prestazioni della sua carriera, l’elvetico ottiene un successo storico. Con la potenza dei suoi colpi affonda un non brillantissimo Djokovic che durante il match risulta molto nervoso. Probabilmente sfiancato dal proseguimento della semifinale vinta su Murray nel giorno precedente, il fresco campione della master 1000 di Roma, appare lento, macchinoso e prevedibile. Riuscito a vincere il primo set (6-3), cala vistosamente alla ripresa del gioco sotto la possente forza dei colpi dello svizzero.
Wawrinka ribalta completamente la partita, conclusa al 4° set 6-4 a seguito di due parziali 6-3, 6-4. Dopo l’ultimo punto il campione di Losanna esulta lanciando la racchetta al cielo. Disperazione per Djokovic che per la terza volta in carriera non riesce a vincere sulla terra rossa di Parigi dopo le altre due finali perse contro Nadal nel 2012 e 2014. Solo un grande applauso del pubblico spezza l’emozione del serbo che prende in mano il suo trofeo. La stagione della terra rossa si è conclusa, Wimbledon in vista.