La scadenza per l’accordo con l’Iran sulla produzione di energia nucleare, previsto per oggi, è slittato di qualche giorno. L’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Federica Mogherini, si è recata a Vienna per la ripresa delle trattative sul programma nucleare iraniano e si è dichiarata ottimista circa l’esito dei negoziati: “Direi che la volontà politica c’è. L’ho vista da tutte le parti in causa. Il lavoro dei negoziatori sui testi proseguirà stanotte, il rinvio non è un’opzione”. A Vienna erano presenti anche i rappresentanti di Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia, e Germania, oltre a Mohammad Javad Zarif, il ministro degli Esteri iraniano. L’accordo in attesa di essere firmato dovrebbe prevedere al suo interno altre tre scadenze importanti nel percorso per il superamento delle decennali sanzioni imposte contro l’Iran ed entrerà in vigore sei mesi dopo esser stato siglato.
Secondo alcune indiscrezioni fatte trapelare dall’agenzia stampa iraniana, Irna, il testo dell’accordo dovrebbe contenere una ventina di pagine, più quattro o cinque allegati, per un totale di ottanta pagine circa. I punti problematici dovrebbero essere ormai solo quelli relativi a tre date chiave: il momento dell’accordo, fissato per il 30 giugno ma ritardato di qualche giorno, in cui verrà presentato il testo dell’intesa e una risoluzione da sottoporre al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il testo, una volta accettato e sottoscritto da tutte le parti in causa, sarà inviato al Congresso degli Usa che avrà 30 giorni di tempo per esprimere un parere. La seconda data cruciale, ancora da decidere, sarà quella in cui l’Unione Europea toglierà le sanzioni e l’Iran si impegnerà a rispettare i limiti imposti sul suo programma nucleare. La volontà iraniana sarebbe quella di far coincidere queste prime due date, o di distanziarle al massimo di 60 giorni l’una dall’altra. L’ultima parte dell’accordo coinciderà con la realizzazione di tutti i punti dell’accordo e con la completa eliminazione di tutte le sanzioni imposte all’Iran.
L’accordo è sul tavolo, non resta che aspettare una firma storica nel rapporto tra l’Iran e l’Occidente.