A seguito del Jobs Act è stato deciso di dare un taglio alla disoccupazione attraverso delle forme di sostegno economico al reddito introdotte nel 2015: Naspi e Asdi. Oggigiorno in Italia la parola “disoccupazione” è tristemente conosciuta e conseguentemente temuta. La disoccupazione giovanile ha toccato picchi storici, lavoratori in età avanzata hanno perso lavoro e vengono oramai considerati troppo vecchi per essere reintrodotti nel mondo lavorativo, competitivo più che mai. Proprio per ovviare a questa tragica situazione, il governo Renzi ha emanato due importanti decreti ammortizzatori sociali del Jobs Act: Naspi e Asdi.
Naspi e Asdi: informazioni utili sul sussidio alla disoccupazione
Trattasi della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, un ammortizzatore rivolto ad una ampia categoria di lavoratori che hanno perso il lavoro. È entrato in vigore il 1 Maggio 2015 e si estende ai lavoratori dipendenti che sono stati licenziati o che si sono dimessi per giusta causa. Gli altri requisiti per poterne beneficiare sono i seguenti: lavoratori che hanno perso il proprio impiego e sono disposti a cercare subito nuove attività lavorative, poter dimostrare almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni e infine 30 giornate di lavoro effettivo durante tutto l’ultimo anno precedente la disoccupazione. La Naspi può essere riscossa mensilmente, per un numero di settimane corrispondente alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni.
La richiesta deve pervenire all’Inps per via telematica entro il sessantottesimo giorno di cessazione dell’attività lavorativa. Lo step successivo è l’Asdi, altro figlio del Jobs Act, pensato per coloro che dovessero trovarsi ancora in gravi difficoltà dopo aver usufruito della Naspi; necessità decretata dall’analisi dei dati ISEE. Si tratta di una prestazione volta a sostenere coloro che abbiano fruito della Naspi per la sua intera durata senza trovare occupazione, dando la precedenza ai lavoratori aventi minorenni nel nucleo familiare e lavoratori prossimi all’età di pensionamento. L’Asdi può essere erogato per un periodo massimo di 6 mesi, e dovrà corrispondere al 75% dell’ultimo assegno Naspi.
La disoccupazione può e deve essere combattuta con ogni mezzo, con la speranza che questi ammortizzatori sociali siano in grado di risollevare le sorti delle persone in gravi difficoltà.