Tempi duri per gli amanti delle sigarette: dopo i primi divieti nei luoghi pubblici e i continui aumenti dei prezzi dei pacchetti, ecco la proposta di legge che punta a vietare il fumo in auto. L’idea è portata avanti da 17 senatori di Forza Italia (tra cui Razzi e Scillipoti), che con il disegno di legge numero 1902 (assegnato proprio ieri alla Commissione lavori pubblici del Senato) mirano ad apportare una modifica al Codice della strada.
Il fumo in auto come l’uso del cellulare: le multe
Secondo i firmatari della proposta, quando il guidatore si accende una sigaretta abbassa il suo livello di attenzione, incrementando di conseguenza il rischio di causare un incidente. In pratica il fumo in auto viene equiparato all’utilizzo del cellulare, anche dal punto di vista delle sanzioni: il divieto di fumo in auto andrebbe ad integrare l’articolo 173 bis del Codice della strada e verrebbe punito con multe comprese tra i 161 e i 646 euro.
Nella relazione che accompagna la proposta di legge viene spiegato che il fumo in auto, oltre ad abbassare il livello di attenzione, rende irrespirabile l’aria all’interno della vettura e questo può danneggiare la reattività del guidatore, senza che questi se ne accorga. Ma non c’è solo l’aumento del pericolo di causare incidenti alla base di questa battaglia contro il fumo in auto.
Altri motivi per vietare il fumo in auto
Impedire ai guidatori di accendersi una sigaretta significherebbe anche tutelare la salute dei passeggeri. Anche il ministro Lorenzin ha ricordato che troppo spesso i bambini vengono sottoposti al fumo passivo che, come è ormai noto da tempo, è dannosissimo. In più, chi fuma in auto, spesso ha l’abitudine di buttare il mozzicone ancora acceso dal finestrino, con il rischio di provocare incendi sul bordo strada o, addirittura, all’interno del veicolo.