Il presidente dell’Istat Giorgio Alleva smentisce quanto dichiarato da Poletti sull’occupazione e mostra il suo disappunto per il caos che viene creato sui dati che riguardano il mercato del lavoro: sono rilevazioni che dovrebbero essere utilizzate in modo più corretto perché sono di fondamentale importanza per la democrazia e non possono disorientare i cittadini.
Istat, siamo lontani dalla crescita e dalla ripresa dell’occupazione
In particolar modo ad Alleva non è piaciuto il fatto che il Ministro del Lavoro abbia bollato come semplici fluttuazioni tipiche della fase di ripresa gli ultimi dati diffusi dall’Istituto di statistica. In realtà, spiega Alleva, l’Italia è ben lontana da una crescita consolidata, ma anche da una vera ripresa dell’occupazione.
Alleva: dal Governo dati scorretti
I dati che vengono diffusi dal Ministero e dall’Inps sono informazioni di fonte amministrativa e non statistica: il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti comunicato dal Governo è scorretto, frutto di un’approssimazione che non può essere accettata. È ovvio che il Ministero cerca di fare il suo lavoro, ma sbandierare risultati positivi come la crescita dello 0,1% può essere pericoloso, perché è molto probabile (come è successo) che il mese dopo si debba fare dietrofront sulle cifre.
Servono strumenti più efficaci contro la disoccupazione giovanile
In realtà, spiega il presidente dell’Istat, non ci sono stati risultati per quanto riguarda la disoccupazione giovanile. Forse servono altri strumenti più efficaci, come potrebbe essere il reddito minimo garantito (attuato però nelle giuste maniere, in modo da non incentivare il lavoro in nero, contro il quale in Italia non sono mai stati presi seri provvedimenti), visto che per il momento gli sgravi sulle assunzioni non stanno alzando l’occupazione
L’Istat, insieme all’Inps, all’Inail e al Ministero del Lavoro, sta cercando la giusta strategia per valorizzare e integrare tutte le informazioni che sono disponibili, in modo da poter riprodurre un quadro coerente e di qualità. L’obiettivo è quello di presentare trimestralmente i dati sul lavoro e di realizzare, in co-titolarità, un rapporto annuale.