La situazione delle carceri italiane è sempre al centro del dibattito: pochi giorni fa il Dipartimento di amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (DAP) aveva parlato di un netto miglioramento delle condizioni negli istituti di detenzione, ma i sindacati di polizia penitenziaria hanno tracciato un quadro completamente diverso.
Capece (SAPPE): in sei mesi 21 suicidi e tantissimi episodi di violenza nelle carceri
Il segretario del Sappe, Donato Capece, ha affermato che il DAP non ha fatto riferimento alle tensioni che ogni giorno gli esponenti della Polizia Penitenziaria devono sopportare. Capece poi fa un elenco di numeri che illustrano in modo freddo ma preciso la reale situazione delle carceri: nei primi sei mesi del 2015 ci sono stati 21 suicidi (19 di detenuti, 2 di poliziotti penitenziari), 34 morti in cella per cause naturali, 465 tentativi di suicidio sventati dall’intervento degli agenti e più di tremila atti di autolesionismo da parte dei detenuti.
E poi ci sono le violenze sui poliziotti penitenziari: in sei mesi sono stati registrati più di 2.500 episodi tra colluttazioni e ferimenti. Il segretario del Sappe ha spiegato che il Dap non dovrebbe pensare solo a migliorare la vita in cella ai detenuti e sbandierare questi risultati, ma dovrebbe anche intervenire per fare qualcosa a favore degli agenti penitenziari che, nella continua indifferenza dell’Amministrazione penitenziaria, continuano a fare il loro lavoro nonostante i disagi.
Sarno (UILPA): meno detenuti ma situazione insostenibile, Orlando e DAP immobili
Dopo le dichiarazioni del Sappe sono arrivate anche quelle del segretario Generale della UILPA Penitenziari, Eugenio Sarno, che denuncia che nonostante il numero dei detenuti sia sceso di 15.000 unità nell’arco di un anno e mezzo, la situazione nelle carceri è ancora insostenibile: dovrebbe essere chiaro che servono con urgenza delle soluzioni. Sarno ribadisce che le reali condizioni del sistema penitenziario non sono quelle che il Governo illustra per farsi propaganda.
I sindacati chiedono interventi con urgenza, ma di amnistia e indulto se ne riparla a Settembre
La reale situazione delle carceri, prosegue il segretario UILPA Penitenziari, è responsabilità di coloro che sono preposti al governo delle carceri ma che finora si sono contraddistinti per la loro incapacità e il loro immobilismo: il ministro Orlando e Santi Consolo (Capo del DAP) di fronte a questa strage continuano a distinguersi per assenza e silenzio. E mentre la situazione degenera, le quattro proposte di legge su amnistia e indulto verranno unificate solo a Settembre.