I mancati ribassi del prezzo della benzina pesano come un macigno per chi rientra dalle vacanze. Un macigno da 75 milioni di euro. Se prima delle ferie si era parlato dell’effetto positivo del calo dei prezzi dei carburanti, in questo periodo di contro esodo si deve fare un discorso completamente opposto: il rientro dalla villeggiatura non è mai stato così caro (o sarebbe meglio dire che risulta essere più caro di quello che avrebbe dovuto).
75 milioni di euro in un solo weekend
Chi nel mese di agosto è andato in vacanze e si appresta a rientrare in città in questi giorni di fine mese troverà esposti presso i distributori di benzina dei prezzi che non sono per nulla in linea con il costo del petrolio, che nel frattempo si è ridotto. Questa differenza, secondo quanto denunciato dal Codacons, costerà agli italiani qualcosa come 75 milioni di euro in un solo fine settimana.
Codacons: ogni pieno di benzina costa 5 euro in più
Nella sua nota l’associazione indica i pesanti effetti negativi che il calo del petrolio sta avendo per i cittadini: ogni pieno effettuato alla pompa di benzina oggi costa cinque euro in più per via della non adeguatezza della riduzione dei prezzi al distributore. Visto che le autorità sembrano non voler prendere provvedimenti contro quei benzinai che continuano ad applicare un prezzo troppo alto, il Codacons chiede alla Guardia di Finanza di intervenire con urgenza.
Azioni contro Governo e petrolieri per risarcire i consumatori dei mancati ribassi
L’associazione chiede che vengano effettuati verifiche e controlli tra i distributori, in modo che i consumatori non vengano più scippati. Il Codacons ne ha anche per il Governo: il suo immobilismo (che non viene molto gradito) è dettato anche dal fatto che lo Stato ci guadagna se i prezzi della benzina rimangono più alti del dovuto. Anzi, di quei 75 milioni di euro pagati in più dai cittadini, la parte più grande andrà a finire proprio nelle casse dell’erario.
Tra tasse e accise, ben 49 di quei 75 milioni di euro vengono incassati dallo Stato. Per questo motivo il Codacons pensa ad azioni di responsabilità proprio contro lo Stato e ad una causa risarcitoria contro il Governo e i petrolieri, in modo tale che i cittadini ricevano un rimborso di quanto pagato in più per il mancato adeguamento dei prezzi di gasolio e benzina.