Il web crea lavoro e se ne sono accorti soprattutto i giovani: internet può essere un’ottima vetrina per inviare i propri curriculum e trovare lavoro online, permette di mettere in contatto i candidati e chi ha un posto da offrire; ormai la Rete rappresenta uno dei principali canali per trovare il tanto sognato sbocco professionale, ma non solo: rappresenta anche la culla per la nuova imprenditorialità, per quelle nuove attività (e quindi nuovi posti di lavoro e opportunità occupazionali) che sul web nascono e si sviluppano.
Le imprese guidate dai giovani si affidano al web per promozione e affari
Questi sono i dati evidenziati da un’indagine della Fondazione studi dei Consultenti del Lavoro: internet aiuta tantissimo le aziende giovani, visto che nel 2014 più del 65% delle piccole e medie imprese guidate da ragazzi con meno di 35 anni ha concluso almeno un affare grazie alla Rete, ad esempio tramite vendite online o attraverso i social network Twitter e (soprattutto) Facebook. Il web è il canale più importante per la promozione delle attività delle nuove generazioni di imprenditori.
Trovare lavoro online: internet è il nuovo ufficio di collocamento per gli under 30
In più internet è ormai un vero e proprio ufficio di collocamento 2.0: l’anno scorso il 10% di ragazzi under 30 ha trovato un lavoro proprio grazie al web. Dati importanti se consideriamo che in Italia la disoccupazione giovanile è vicina al 43%. Insieme all’Export e al Digitale, la Rete è uno dei fattori attraverso i quali le piccole e medie imprese italiane provano a migliorare la propria produttività e ad allontanarsi dalla crisi.
Più assunzioni grazie alla Rete, maggiori chance per i laureati
La percentuale di coloro che trovano lavoro online tramite internet è destinata a salire ulteriormente (se la diffusione di internet aumentasse del 10%, l’occupazione generale crescerebbe dello 0,44% e quella giovanile dell’1,47%), anche perché è stato registrato un aumento del numero delle persone che si dimostrano interessate a lavorare. Le chance di trovare un’occupazione sono leggermente superiori per chi ha un titolo di studio più elevato; nel 2014 il tasso di disoccupazione per i laureati è stato del 7,8%, ovvero quasi il 9% in meno rispetto a quello di coloro che non sono andati oltre la licenza media.
io sono volotariato kekko biblioteca io vorrei altro lavoro