La proposta di amnistia lanciata la settimana scorsa da Papa Francesco ha ovviamente causato una serie di reazioni contrastanti anche nel mondo della politica: tra i Radicali e una frangia del Partito Democratico l’idea di un atto di clemenza generalizzato viene vista con entusiasmo e le parole del Papa sono state l’occasione per chiedere che l’iter dei disegni di legge fermi ormai da tempo nelle Commissioni venga velocizzato.
Le reazioni della politica alle parole del Papa
Le nuove richieste di amnistia e indulto sono invece accolte con più freddezza e meno entusiasmo dal ministro della Giustizia Orlando, secondo il quale questi atti di clemenza vanno presi solo in casi di sovraffollamento delle carceri, ma questo problema, a parer suo, al momento è risolto. Decisamente più duro Alfano, che in pratica esclude provvedimenti di amnistia a breve.
Il Ministro dell’Interno infatti ha detto che per ogni condannato c’è almeno una vittima che merita il rispetto dello Stato; le carceri devono essere luoghi di rieducazione e i condannati devono rimanervi finché non scade la loro pena: se i posti non sono sufficienti, aggiunge Alfano, se ne costruiranno degli altri.
Ovviamente di tutt’altro tono le parole di Marco Pannella, che elogia il Pontefice: con la sua richiesta di amnistia, Papa Francesco ha anticipato lo storico leader radicale che era pronto a chiedere al Santo Padre un atto di coraggio. Pannella ha già detto che intende rendere grazie chiedendo di essere ricevuto dal Segretario di Stato Vaticano.
Ddl su amnistia e indulto fermi in Commissione: la situazione nelle carceri
Sul lato pratico bisogna però sottolineare che negli ultimi tempi le cose in ambito di amnistia e indulto si sono mosse davvero poco. I quattro disegni di legge che sono stati depositati (a firma di Manconi e Campagna, Barani, Manconi e Buemi) sono fermi in Commissione da tanto tempo e in un anno e mezzo di tentativi non si è ancora giunti alla preparazione di un testo unico.
Se le istituzioni decideranno di non procedere con atti di clemenza come amnistia e indulto, dovranno comunque prendere dei provvedimenti efficaci per migliorare le condizioni di vita (di detenuti e agenti) nelle carceri: sono ancora troppi gli episodi di violenza e la situazione igienico-sanitaria non sembra migliorata. Donato Capece del Sappe ha proposto un maggior impiego dei detenuti in progetti di recupero sia con servizi all’interno delle strutture che all’esterno degli istituti.