Bruno Vespa ha invitato nel suo salotto di Porta a Porta Vera e Vittorino Casamonica per un’intervista riguardo il funerale da padrino del noto Vittorio Casamonica: video e dichiarazioni della puntata speciale. Ieri sera è andata in onda una nuova puntata del celebre talk show Porta a Porta, incentrata sulla vicenda del funerale del noto Vittorio Casamonica. Il titolo di apertura della puntata era: “Perché quel funerale da padrino? Parlano i Casamonica. Rifugiati, guerra tra governo e opposizione“. “Perchè ci fu un funerale da padrino e dove nasce la famiglia Casamonica che ha conquistato una parte rilevante degli affari, non sempre leciti, di Roma?”.
Il funerale da padrino di Vittorio Casamonica
Vittorio Casamonica, noto boss di Roma notoriamente al comando di traffici illeciti, è deceduto il giorno 19 Agosto. Per le comunità Sinti più importanti è tradizione svolgere un funerale in grande stile: cavalli e petali di rose rosse sono solitamente usati per ricordare e salutare dignitosamente le figure più importanti dei clan.
Il funerale, svolto il 20 Agosto nella chiesa Don Bosco al Tuscolano, è stato aperto dalla classica carrozza trainata da cavalli, un elicottero ha gettato nel cielo della Capitale una enorme quantità di petali di rosa rossi, e un manifesto raffigurante il noto boss vestito da Papa con la scritta “Re di Roma. Adesso conquista anche il Paradiso”. Il tutto mentre in sottofondo veniva suonata la colonna sonora de “Il Padrino“. Le immagini ed i video dello spettacolo sono rimbalzati in rete nel giro di poche ore, provocando ironia e sbeffeggiamenti da ogni parte del globo. Un vero affronto per Roma e i romani, protagonisti ignari di questa triste scenetta.
La figlia ha tuonato: “Per noi lui era un re, lui era un papà buono, assomigliava al Papa buono, che era Wojtyla. Io sono venuta per difendere mio padre. Degli altri Casamonica e di quello che hanno fatto non mi interessa niente. Lui non c’entra niente con la droga, né con Mafia capitale”. Invece riguardo il manifesto ha dichiarato: “Lui non era vestito da Papa, lui vestiva così, gli piaceva così”. La devota figlia Vera nega in ogni modo l’associazione della figura del padre a Mafia Capitale, come anche la scelta di cattivo gusto di rapportare Vittorio Casamonica al Papa e di idolatrarlo a Re di Roma: una situazione a dir poco imbarazzante.
Vera Casamonica giura che il padre Vittorio non centrasse nulla con mafia ed associazioni a delinquere in generale, nonostante altri parenti del defunto avessero ammesso il suo coinvolgimento in traffici illeciti di droga ed armi. Vittorio Casamonica a 17 anni era già proprietario di una Ferrari, quando all’epoca ne esistevano ancora pochissime, in mano a pochi fortunati.«Era amante dei motori – ha aggiunto Vera Casamonica – Nonno e nonna erano grandi commercianti di macchine e non ci sta niente di male se l’aiutavano i genitori. I soldi per noi erano puliti».
«Non è vero che mio nonno era un boss, era il capo della famiglia a casa sua, non a casa degli altri», ha aggiunto Vittorino Casamonica, nipote di Vittorio Casamonica. Infine la figlia: “Rifarei il funerale tale e quale, anche con l’aereo”. Nessun ripensamento nemmeno per la colonna sonora suonata dall’orchestrina fuori dalla chiesa, perché “il Padrino è un film” che a Vittorio Casamonica piaceva molto, “così come la musica”. “Da lassù mio padre è contento perché abbiamo fatto il funerale che piaceva a lui. Noi siamo abituati a fare i funerali così”.
Casamonica da Bruno Vespa, video puntata Porta a Porta e bufera social
La scelta di ospitare due membri della famiglia Casamonica ha suscitato un’enorme bufera mediatica contro lo storico programma, il presentatore e la stessa Rai. Puntata triste e presentatore non all’altezza delle domande poste: sui social si sono scatenati migliaia di utenti indignati: «Vergognatevi di dare spazio televisivo a questa gente». «Giornalismo becero». «È aberrante, vergognoso e paghiamo anche il canone per dare voce a questi personaggi».
Sul social Twitter ha riscosso molto successo il post di un utente che ha scritto: “So passati più delinquenti a #portaaporta da vespa che nelle carceri Italiane!”. Martedì 8 settembre è andato in onda quello che tanti hanno definito “il funerale della televisione italiana”.
“Uno spettacolo vergognoso e offensivo”, “un vero e proprio affronto a chi è impegnato nella battaglia alle mafie”, “un abuso ai danni del servizio pubblico e dell’immagine della capitale” tuonano gli esponenti del PD romano. Per tutti gli interessati è possibile guardare l’intervista completa con apposito video sul sito web di Porta a Porta.