Entro il prossimo mese di marzo 2016 la legge italiana dovrà recepire la direttiva europea che prevede che in caso di rimborso anticipato dei mutui le banche ricevano un indennizzo obiettivo ed equo. L’allarme è stato lanciato dalle associazioni Federconsumatori e Adusbef: dopo un periodo in cui il mercato dei mutui sembrava in netta ripresa, lo stop alle surroghe facili e alla possibilità di passare da un finanziamento ad un altro a condizioni più vantaggiose può rappresentare un vero passo indietro.
L’Europa chiede il ripristino delle penalità per rimborso anticipato dei mutui
In pratica l’Europa, con la direttiva del 04/02/2014, ha chiesto all’Italia di tornare alla situazione di otto anni fa; i Paesi sono obbligati ad armonizzare le normative, ma come hanno spiegato le associazioni dei consumatori, questa direttiva sembra voler armonizzare esclusivamente i profitti delle banche. Paradossalmente, si legge nel comunicato di Federconsumatori e Adusbef, la reintroduzione della penalità per l’estinzione anticipata dei mutui danneggia sopratutto i bravi pagatori che decidono di estinguere il finanziamento prima della scadenza.
Dal 2016 stop alle surroghe e danni ai conusmatori
Ma i rischi più grandi sono per le surroghe, ovvero la possibilità data ai clienti di banche e finanziarie di cambiare mutuo se ne trovano uno con condizioni più vantaggiose, con conseguenze pericolose sulla concorrenza. Quando dal 21 marzo 2016 la direttiva europea sarà operativa, il mercato delle surroghe subirà un brusco stop: dal 2007 il decreto Bersani eliminò in modo graduale la penalizzazione sull’estinzione anticipata dei mutui, favorendo il mercato e la concorrenza.
E attualmente il mercato dei mutui è movimentato soprattutto proprio dalle surroghe, che rappresentano circa il 60% dell’intero settore. Se il decreto europeo dovesse passare, sarà inevitabile assistere ad un crollo delle rinegoziazioni, con i danni che naturalmente ricadranno sui consumatori: c’è quindi il rischio che quello che poteva rappresentare un modello a livello continentale per il mercato dei mutui possa essere smantellato a breve a danno, some sempre, dell’utente finale.