In Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate le nuove spese che entrano nel paniere del Redditometro 2015: tra queste ci sono anche i trattamenti estetici, gli abbonamenti alle pay tv e le terme. Per chi non lo sapesse, il Redditometro è lo strumento di accertamento sintetico del reddito che, basandosi sulla capacità di spesa del soggetto sotto controllo, permette al Fisco di determinare il suo reddito complessivo.
Le nuove spese considerate dal Fisco: abbonamenti a pay tv, terme, rette dell’asilo nido
L’introduzione del Redditometro risale al 2011, ma è in continua evoluzione per adeguarsi ai cambiamenti dei consumi per essere sempre efficiente. Nel paniere del redditometro sono presenti un centinaio di spese “sospette”, alle quali si sono aggiunte quelle relative alla pay tv, alle rette per gli asili nidi, alle terme, ai trattamenti estetici, agli assegni periodici versati al coniuge e addirittura agli account ai siti internet di giochi online.
M non solo, tra le altre spese sotto l’occhio del Fisco c’è tutta una serie di esborsi ordinari che praticamente tutte le famiglie effettuano durante il corso dell’anno: si parla delle spese per l’acquisto di bevande e generi alimentari, per l’abbigliamento, per l’istruzione, per l’arredamento e per i viaggi. Naturalmente l’incremento delle voci di spesa inserite nel Redditometro non è piaciuto ai contribuenti, che pensano che i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate stiano diventando eccessivamente invasivi.
Ma il Fisco ha ribadito che non c’è bisogno di allarmarsi, perché i controlli scattano solo se si verificano determinati presupposti, ovvero uno scostamento maggiore del 20% tra il reddito minimo presunto calcolato sulla base delle spese sostenute e quello che è stato dichiarato. Una volta individuata l’anomalia, l’Agenzia delle Entrate inizialmente si limiterà a chiedere delle spiegazioni al contribuente.
Come difendersi dai controlli e spese eliminate dal Redditometro 2015
Con l’inserimento delle nuove spese nel Redditometro 2015 è facile immaginare che ci siano più possibilità di finire tra i soggetti controllati; per questo i contribuenti dovrebbero cercare di ricordarsi sempre alcune semplici regole. La prima è quella di conservare tutta quella documentazione che potrebbe dimostrare la propria buona condotta: l’accertamento vero e proprio da parte del Fisco parte solo se le giustificazioni presentate dal cittadino sono ritenute insufficienti.
Come detto prima il Redditometro evolve adattandosi ai cambiamenti dei consumi : se alcune spese sono state aggiunte, altre sono state eliminate. Sono state cancellate dal paniere quelle voci di spesa che sarebbero state calcolate in base alle medie Istat. La possibilità che questi dati venissero presi in considerazione era stata oggetto di forti polemiche che, evidentemente, hanno convinto il Fisco ad eliminarli dalla lista delle voci considerate.