Oggi la Camera inizia la discussione per l’approvazione del reato di omicidio stradale: ci sarebbe un accordo per cui la terza lettura del provvedimento e l’approvazione arrivino in tempi brevi, in modo da avere una legge definitiva entro la fine dell’anno 2015. E sono in molti che aspettavano novità in questo senso: nonostante il numero sempre crescente di episodi, fino a poco tempo fa infatti l’omicidio stradale veniva considerato quasi come un reato minore.
E c’è anche chi considera che i tre mesi che sono passati dal momento dell’approvazione del Senato ad oggi (giorno in cui la Camera inizia la discussione) siano un tempo troppo lungo: il provvedimento è urgente, visto il crescente numero di incidenti che, purtroppo, spesso portano alla morte di qualcuno.
Le novità sul reato di omicidio stradale
Il testo che approda alla Camera prevede che chi causa un evento mortale a bordo di un veicolo a motore e non presta soccorso sarà identificato come assassino a tutti gli effetti: le pene per i pirati della strada possono arrivare fino a 18 anni di reclusione con l’aggravante, senza contare il ritiro a vita della patente. Si tratta di un cambiamento storico (e doveroso) per il nostro Paese.
L’Italia infatti fino ad ora si è dimostrata fin troppo tollerante rispetto agli altri Paesi d’Europa, ma le cose sono destinate a cambiare entro la fine dell’anno. Guidare quando si è sotto gli effetti di alcool o di qualche sostanza stupefacente e causare un incidente porterà il pirata dritto in galera. Il reato per omicidio stradale è quasi proto a fare il suo debutto nei Tribunali.
Le pene previste dal disegno di legge in caso di omicidio o di lesioni personali
In realtà il disegno di legge prevede due nuove fattispecie di reato, ovvero l’omicidio stradale e le lesioni personali. Attualmente la normativa prevede una reclusione dai 3 ai 10 anni, mentre con il ddl in discussione si vogliono introdurre sanzioni dagli 8 ai 12 anni per coloro che alla guida di un qualsiasi mezzo a motore e in strato di ebbrezza (tasso alcolemico superiore ad 1,5 grammi per litro) o alterazione per assunzione di stupefacenti causano un evento mortale.
La soglia del tasso alcolemico scende a 0,8 grammi per litro nel caso in cui chi si macchia di omicidio stradale svolga per professione l’attività di trasporto di cose o persone. Poi sono previste pene dai 4 ai 10 anni per l’omicidio colposo causato da chi guida con tasso alcolemico tra lo 0,8 e gli 1,5 grammi per litro, per chi ha superato nettamente i limiti di velocità e per chi non ha rispettato i semafori, ha circolato contromano, ha sorpassato vicino agli attraversamenti pedonali o ha fatto inversione nei paraggi di curve o incroci.
Se il guidatore si dà alla fuga dopo l’incidente scatta l’aggravante, che comporta una maggiorazione della pena che varia da un terzo a due terzi della sanzione (ecco come si può arrivare fino ai 18 anni). In ogni caso la pena non può essere inferiore a 5 anni nel caso di omicidio e 3 anni in caso di lesioni personali. Giusto per fare un piccolo promemoria: un tasso alcolemico di 0,8 si raggiunge dopo aver bevuto poco più di tre bicchieri di vino o due boccali di birra.