Fantasticherie di un passeggiatore solitario, recensione di una favola malinconica

Pubblicato il 13 Nov 2015 - 6:58pm di Redazione

Il film, “Fantasticherie di un passeggiatore solitario”, oggi in anteprima per la stampa, è pronto per approdare nelle sale italiane da giovedì 19 novembre.

Si è svolta oggi, venerdì 13 novembre, la prima italiana per la stampa del film “Fantasticherie di un passeggiatore solitario” di Paolo Gaudio. Il film, distribuito in 12 sale italiane, uscirà il 26 novembre (e non più il 19 novembre, data di uscita inizialmente fissata) e ha già riscosso successo a Nizza, Boston, Torino e Roma. La sua sceneggiatura ha riscontrato largo apprezzamento, data anche la giovane età del regista (classe 1981).

Il film è di un genere “non frequentato” in Italia, ma è stata proprio questa la sfida di Gaudio, ovvero portare nuovamente alla luce quelle tecniche, antiquate e poco diffuse, come la “stop motion“, ma attuate in maniera traversale, narrativa. Con l’utilizzo della tecnica “passo a uno” ha ottenuto uno stile particolarmente evocativo e gotico. È un mix tra live action e animazione, che si avvicina al genere fantastico per poi “tradirlo”.

Recensione di “Fantasticherie di un passeggiatore solitario”

“Fantasticherie di un passeggiatore solitario” racconta la storia di tre personaggi (uno studente di filosofia, uno scrittore del 1876 e un bambino) uniti da un grande sogno di libertà e da una favola incompiuta. La storia è un unico grande cerchio, infatti viene rappresentato lo scrittore, Jean Jacques Renou, che si dedica alla stesura della storia di un bambino, sperduto nel bosco, e letta dal giovane studente, Theo (amante dei libri incompiuti).

Con questa favola, Gaudio ha voluto portare alla luce sia il suo amore per le tecniche di regia, sia il senso di colpa e di fallimento che i suoi personaggi vivono. È una storia cupa, malinconica, basata su un viaggio compiuto dall’eroe, consapevole del proprio fallimento finale.
Il titolo è un richiamo all’omonima opera di Rousseau, ed è incentrato appunto sulla passeggiata, metafora della riflessione, vista, però, come viaggio.

Nel cast del lungometraggio troviamo attori quali Angélique Cavallari , Fabrizio Ferracane , Luca Lionello e Lorenzo Monaco ed ha riscontrato molto successo ai festival internazionali a cui ha preso parte.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta