Per la prima volta in Italia il Parlamento prenderà in considerazione una proposta di legge sull’eutanasia e il testamento biologico: la conferenza dei capigruppo ha anche indicato una calendarizzazione di massima e il provvedimento sul suicidio assistito probabilmente verrà discusso tra un paio di mesi, a marzo. Fino ad oggi il tema era stato oggetto di dibattito nelle Camere sull’onda emotiva del caso di Eluana Englaro, ma non arrivò nessuna decisione concreta.
Calendarizzata la discussione in Parlamento sul suicidio assistito
Arturo Scotto ha annunciato la calendarizzazione e l’Associazione Luca Coscioni, la campagna “Eutanasia Legale” e i Radicali italiani hanno ringraziato il capogruppo di Sel per il risultato ottenuto e manifestato la loro soddisfazione per questa apertura al tema dell’eutanasia: si tratta di un primo passo verso la legalizzazione e la gestione di un fenomeno sociale sempre più presente anche nel nostro Paese. Quando inizierà la discussione, la Camera potrà prendere in considerazione anche la proposta di legge già presentata nel 2013 e sottoscritta da più di 100.000 cittadini. In vista del dibattito le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia potrebbero iniziare presto a preparare il terreno pensando magari ad un testo unico che riunisca le varie proposte già presentate da diverse forze politiche.
I Radicali si dicono fiduciosi, contenti che una delle loro battaglie più importanti ha fatto questo importante balzello in avanti. Ringraziano tutti i malati che nel corso degli anni ci hanno “messo la faccia”, raccontando le loro storie per appoggiare le iniziative: viene fatto riferimento a Ida Rescenzo, Walter Pilidu e Max Fanelli, oltre che a Luigi Brunori, deceduto solo pochi giorni fa. Queste persone in più occasioni hanno provato a rivolgersi ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari, e il loro apporto è stato decisivo, così come è stato fondamentale quello di Dominique Velati, la militante radicale che con la sua vicenda ha riportato sui media italiani (e nei pensieri del popolo) un argomento che spesso viene ritenuto un tabù.
La proposta di legge sull’eutanasia e il testamento biologico
La proposta di legge sull’eutanasia presentata nel 2013 si compone di quattro articoli e prevede che il cittadino possa rifiutarsi di iniziare o proseguire il trattamento sanitario o di sostegno vitale e le terapie nutrizionali; il personale medico e sanitario dovrebbe rispettare la volontà espressa dal paziente, se questo è un maggiorenne i condizioni di intendere e volere (salvo alcune eccezioni). Novità anche per quanto riguarda il testamento biologico: la proposta prevede anche che ogni persona possa stilare un atto scritto con il quale chiede l’applicazione dell’eutanasia per il caso in cui si venga a trovare in futuro nelle condizioni previste dal testo della legge.
L’entusiasmo di chi vuole una legge che garantisca l’autodeterminazione e la possibilità di garantire a tutti una morte dignitosa si dovrà molto probabilmente scontrare con la realtà quando inizieranno le discussioni in Parlamento: come dimostrano le recenti polemiche sulle unioni civili, il percorso delle novità sui temi etici non è per niente semplice e motivo di profonde divisioni (le prime divergenze si sono viste già nel momento di scegliere la data di discussione, prevista per marzo, mese nel quale verrà affrontato proprio l’argomento delle unioni civili).