Con l’inizio del 2016 per ben 203 prestazioni mediche non varrà più il ticket sanitario. Scattano le polemiche a causa del cosiddetto Decreto Appropriatezza, che permetterà di usufruire del ticket soltanto su prescrizione medica; le persone non in possesso di quest’ultima dovranno pagare la visita o l’esame di tasca propria. Nonostante la crisi economica non accenni a concludersi, le classi meno abbienti sono dunque ancora una volta messe alla prova da nuovi restringimenti. A questo punto, osserviamo quali sono i settori su cui la normativa sortirà gli indesiderati effetti.
La lista delle prestazioni esenti da ticket sanitario
Le prestazioni per cui il ticket non sarà più valido (se non con annessa prescrizione medica) riguardano diversi settori della medicina, in particolare odontoiatria, genetica, radiologia diagnostica, esami di laboratorio, dermatologia allergologica ed infine medicina nucleare. Nel dettaglio analizzeremo ora le visite e gli esami esclusi dal ticket.
- Odontoiatria:
Sono esclusi dal ticket gli interventi chirurgici ed i trattamenti di lesioni dentarie, nonché l’estrazione di denti decidui, permanenti od altri.
- Genetica ed esami di laboratorio:
Tali trattamenti riguardano analisi delle urine, del sangue, ecc. Il ticket sarà utile soltanto nel caso in cui il cittadino abbia purtroppo un carcinoma da monitorare od una malattia epatica in corso od addirittura sia in attesa di un trapianto. I laboratori inoltre saranno aperti a persone con problemi di colesterolo e trigliceridi (aventi più di 40 anni), malattie cardiovascolari, dislipidemia e patologie dismetaboliche.
- Radiologia diagnostica e medicina nucleare:
La norma esclude dal ticket le prestazioni radiologiche e nucleari inerenti tomografia computerizzata, densitometria ossea, risonanza magnetica nucleare e radioterapia. I suddetti esami potranno essere prescritti dal medico soltanto in presenza di sospetta o concreta patologia oncologica.
- Dermatologia allergologica
Il Decreto sancisce che esami riguardanti la diagnostica di orticarie fisiche, lo screening allergologico, i test epicutanei ed intracutanei diverranno esenti dalla presentazione di ticket.
Lo scopo della normativa e le polemiche sull’abolizione del ticket
Scopo primario del Governo è quello di responsabilizzare i medici ed evitare prestazioni superflue. Secondo attendibili statistiche, infatti, sempre più dottori ricorrono alla medicina difensiva, ovvero alla prescrizione di visite specialistiche atte a deresponsabilizzare la di loro attività. Secondo i cittadini (le cui opinioni sono riscontrabili su gran parte dei social media) però, la norma metterebbe a repentaglio il diritto alla salute dei cittadini, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, che “garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Va da sé che le polemiche non si arresteranno se non dopo lunghe diatribe e discussioni, già avviate dal segretario di Anaao-Assomed (il più grande dei sindacati dei medici dirigenti) ‘Costantino Troise’, il quale sottolinea, ironizzando, che “da questo momento i medici dovranno consultare la Gazzetta Ufficiale e non più i libri scientifici per sapere come curare un paziente”.
Ovviamente, per quanto anche gli appartenenti al settore sanitario vengano penalizzati, a subirne le peggiori conseguenze sono i cittadini onesti, che ogni giorno lavorano duramente per curare i malanni propri e dei cari.