Il Canone Rai continua ad essere al centro di discussioni: dal prossimo mese di luglio 2016 si inizierà a pagarlo nella nuova modalità, ovvero a rate tramite bolletta della luce, ma praticamente ogni giorno si susseguono notizie nuove su cosa comporterà questo importante cambiamento. Dopo le preoccupazioni sull’eventualità di una richiesta di arretrati, in queste ore sono arrivate le rassicurazioni direttamente dal Governo tramite le parole di Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia.
Zanetti rassicura: il nuovo tipo di pagamento non fa scattare accertamenti su anni passati
Zanetti ha detto che il pagamento del Canone Rai tramite bolletta non darà luogo ad azioni di recupero da parte di Equitalia per gli eventuali pagamenti degli anni passati: la presunzione di possesso di un apparecchio televisivo non farà scattare gli accertamenti sugli anni precedenti. Insomma, il 2016 per quanto riguarda il Canone Rai può davvero essere considerato come l’anno zero? La precisazione di Zanetti si era resa necessaria dopo quanto dichiarato da Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, che disse che il passaggio al nuovo metodo di pagamento non poteva rappresentare una sanatoria per le evasioni degli anni precedenti, che rimangono potenzialmente a rischio sanzione.
Le parole di Giacomelli hanno creato non poche preoccupazioni a tanti italiani, che temevano che l’avvento della presunzione di possesso di un apparecchio TV potesse essere preso al balzo dal Tesoro come ghiotta occasione per effettuare verifiche su coloro che prima di quest’anno non hanno pagato l’imposta sulla televisione. Un meccanismo del genere avrebbe portato alla richiesta del pagamento degli arretrati fino ad un massimo di dieci anni, a cui si sarebbe aggiunta una sanzione.
La prima rata del Canone Rai 2016 si paga a luglio: in bolletta non ci saranno arretrati
Con le dichiarazioni di Zanetti queste paure si sono un po’ indebolite, visto che la presunzione del possesso di una televisione scatterà solo a partire da quest’anno, l’anno di quella che può essere definita come la rivoluzione del Canone Rai. Naturalmente questo discorso non è valido per quelle procedure sanzionatorie che sono già in atto da tempo. Negli altri casi gli italiani pagheranno solo l’imposta corrente senza rischiare che gli vengano richiesti eventuali arretrati. Nel 2016 il Canone Rai costerà ai contribuenti 100 euro (rispetto agli anni passati c’è stata una piccola riduzione) che andranno pagati in 10 rate attraverso le bollette dell’energia elettrica (5 rate da 20 euro per coloro che ricevono la bolletta ogni bimestre). I meccanismi di riscossione non sono ancora pronti, quindi è stato stabilito che per quest’anno le prime sette rate verranno pagate in un’unica soluzione a luglio, mentre da agosto potrà iniziare il dilazionamento regolare.
Un altro dubbio in merito al Canone Rai 2016 riguarda la possibilità di eventuali esenzioni. Non è tenuto al pagamento dell’imposta chi non possiede un apparecchio televisivo, ma in questo caso sarà necessario presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione di non detenzione; possono non pagare il Canone anche le persone di almeno 75 anni con un reddito annuo che non supera gli 8.000 euro, i militari che vivono negli ospedali militari, le imprese che svolgono l’attività di vendita o riparazione di apparecchi TV. La Cassazione ha stabilito che una richiesta di oscuramento dei canali Rai non porta all’estinzione dell’obbligo al pagamento del Canone.