Scopriamo insieme quando potremmo finalmente proclamare la fine dell’inverno e dare il benvenuto a questa primavera 2016. Andiamo, inoltre, a conoscere le origini dell’ora legale, quando dovremo spostare le lancette e in quali parti del mondo viene utilizzata.
Primavera 2016, date ufficiali di fine inverno e inizio primavera
Il solstizio o inizio d’inverno si ha il 22 dicembre e si conclude il 20 marzo, giorno in cui inizia una nuova stagione: la primavera. Il solstizio prende il nome dal latino “sol” e “sistere” che sta a significa “Sole stazionario” e coincide con le antiche celebrazioni della rinascita del Sole: il solstizio, per gli antichi romani, non era altro che il periodo in cui il Sole spariva nell’oscurità per poi fare ritorno in modo ancora più luminoso di prima.
Con l’inizio dell’inverno si ha il sole in posizione perpendicolare al tropico del Capricorno che da una parte, nell’emisfero sud, determina l’estate e dall’altra parte, nell’emisfero boreale, determina l’inverno. Con l’inverno si hanno notti più lunghe e giorni più brevi, mentre durante la primavera le giornate sembrano allungarsi di più per le ore di luce più durature.
Le stagioni non hanno tutte la stessa durata: esse dipendono dalla velocità che la Terra ha sull’orbita; ad esempio nell’emisfero boreale si ha una primavera/estate più lunga di 7 giorni e 6 ore rispetto al periodo autunno/inverno (e viceversa nell’emisfero australe). Durante l’inverno, a causa dell’inclinazione, sia l’emisfero boreale che il polo nord formano assieme ai raggi del sole un angolo di 23 gradi circa mentre, al contrario, durante il periodo estivo i raggi del sole formano un angolo di 70 gradi circa nell’emisfero boreale.
L’ “equinozio” di primavera, che cadrà il 20 marzo alle ore 4:30 UTC, ossia alle ore 05:30 Italiane, prende il nome dal latino “equi” e “nox” che sta a significare “notte uguale al dì”; essa può altresì chiamarsi Punto Gamma, Nodo Ascendente o Punto d’Ariete ed è considerato il punto che interseca l’eclittica e l’equatore celeste, dove il Sole dall’ emisfero australe passa all’emisfero boreale. La definizione “notte ugual al dì” è una definizione che si riduce solo alla teorica poiché gli effetti della rifrazione atmosferica, del semidiametro del Sole e della parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del giorno sia superiore a quella della notte.
Quando scatterà l’ora legale? Scopriamo quando spostare le lancette dell’orologio
Prima di capire a che ora verranno spostati i nostri orologi, proponiamo una brevissima storia sulla nascita dell’ora legare che ha avuto inizio nel ‘700 per merito di Bejamin Franklin. Inventore del parafulmine, delle lenti bifocali, della sedia a dondolo e, ancora, il primo ad utilizzare, per poi abbandonare quasi subito, l’elettroshock. Non solo inventore ma anche saggista: uno dei suoi titoli più importanti fù, nel 1784: “Un progetto economico per la riduzione del costo della luce” in cui cercò di spiegare, al popolo, come poter risparmiare sui costi delle candele e del carbone. La sua idea, però, venne presa in considerazione solo nel 1907 da William Willet che, a sua volta, solo 9 anni dopo riuscì a portarla alla Camera dei Comuni di Londra che approvarono il progetto “British Summer Time” (ora estiva inglese) in cui venne proposto e deciso di spostare le lancette un’ora in avanti durante l’estate.
Nella notte tra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo, giorno di Pasqua, entrerà in vigore l’ora legale e dovremo spostare le lancette un’ora in avanti; gli esperti consigliano di spostarle verso le 2:00 di notte considerato che il cambio effettivo ci sarà alle ore 3:00. Ciò significherà che, contrariamente al periodo invernale, dormiremo un’ora in meno. L’ora legale non è presente in tutto il mondo, infatti i paesi che si trovano lunga la fascia tropicale non adottano l’ora legale perché la variazione delle loro ore di luce, durante l’anno, è veramente minima.
Rientrano nell’ora legale: Nord America, Stati Uniti d’America, Isole Canarie, Arizona, Hawaii, Marocco, Namibia, Cile, Paraguay, Uruguay, Porto Rico, Isole Vergini, Nuova Zelanda, Samoa americane, Guam, Isole Marianne settentrionali, le regioni meridionali del Brasile, le regioni meridionali dell’Australia e la Russia (quest’ultima solo dal 2011). Chi, invece, non adotta questo “sistema” sono coloro che si trovano nella maggior parte dei paesi del Sud America (più precisamente quelli vicini all’equatore), nella maggior parte dell’Africa e in alcune parti dell’Oceania (escluse, ovviamente, quelle sopracitate).
