La Camera ha dato il suo parere positivo al DL banche: dopo aver raccolto 274 voti favorevoli e 114 contrari, il testo della riforma del credito cooperativo è pronto per passare al vaglio del Senato; vediamo quali sono le principali novità previste dal decreto legge: visto che ci sarà la pausa di Pasqua e che i tempi sono ristretti (la scadenza è fissata al 15 aprile 2016) è probabile che il testo uscito dalla Commissione finanze di Montecitorio non dovrebbe subire cambiamenti.
Le novità per le banche di credito cooperativo: Way out stretta e organizzazione holding
La principale modifica apportata al testo che era stato varato dal Governo riguarda la Way out stretta, con la scelta da fare entro due mesi. In altre parole le banche di credito cooperativo (con un patrimonio netto di almeno 200 milioni di euro) che non hanno intenzione di aderire alla holding avranno sessanta giorni di tempo dal momento in cui il decreto viene convertito definitivamente per decidere di fare istanza alla Banca d’Italia, da sole o con altri istituti più piccoli, per conferire l’attività bancaria ad una S.p.A.
Una volta ottenuto l’ok e dopo il pagamento di una tassa straordinaria dall’importo pari al 20% del patrimonio netto, prenderà il via il modello della coop che controlla la S.p.A.; le difficoltà più importanti sono state incontrate sul discorso legato alle riserve indivisibili: è stato deciso che rimarranno in capo alla cooperativa, che però dovrà cambiare la sua mission sociale. È stato aggiunto anche il diritto di recesso dalla holding per le banche che decidono di uscirne in un momento successivo. Le alternative sono la liquidazione o la trasformazione in società per azioni, con le riserve che comunque rimangono.
Per la holding rimane la soglia di 1 miliardo di patrimonio; la capogruppo al suo interno potrà contare su diversi sottogruppi territoriali a cui sarà legata da un contratto di coesione (esattamente come previsto dal DL banche anche per le singole cooperative). Rimane invece autonomo il gruppo Raiffeisen. Con il testo è stata approvata anche la costituzione di un fondo specifico per il sostegno delle banche di credito cooperativo durante la fase di transizione.
Cartolarizzazione dei crediti in sofferenza
La garanzia sulla cartolarizzazione dei cosiddetti Npl (non performing loans) potrà essere richiesta anche da intermediari finanziari che risultano iscritti all’albo e il fondo viene aumentato da 100 a 120 milioni di euro. Un’altra modifica apportata al testo prevede la possibilità di vendere le sofferenze, entro il loro valore contabile netto al momento della cessione. Verrà introdotta anche un maggior grado di flessibilità per la gestione della relazione con le agenzie di rating.
DL banche 2016, sconti per chi paga le multe con home banking e stop all’anatocismo
Ed ora vediamo le novità del DL banche che riguardano più direttamente i cittadini: per il privato che acquista all’asta la prima casa è previsto uno sconto sulla tassa di registro senza lobbligo di rivendere l’immobile. È stato inserito anche un paletto contro le speculazioni. Chi paga le multe entro 5 giorni potrà beneficiare di uno sconto del 30%, che sarà valido, per chi non paga tramite conto corrente postale o in contanti (in pratica vale per chi paga con l’home banking), anche se il pagamento avviene entro i due giorni dopo la scadenza.
E poi c’è la fine dell’anatocismo: il divieto al pagamento degli interessi sugli interessi, anche per quanto riguarda i finanziamenti a valere sule carte revolving. Il testo del DL banche stabilisce che gli interessi debitori (quindi a carico del cliente) non possano generare ulteriori interessi, che vengano conteggiati al 31 dicembre e siano esigibili a partire dal mese di marzo dell’anno successivo e che la maturazione degli interessi non può essere inferiore ad un anno.