Che tipino Enrico Ruggeri. Un artista che nel tempo ha mostrato talmente tante sfaccettature di se che non si capisce bene quale sia quella vera, o quanto meno quale gli stia meglio addosso. D’altronde con 35 (diconsi trentacinque/00) album all’attivo e quasi 45 anni di carriera alle spalle, si può dedurre che il cambiamento sia alla base della sopravvivenza costante nella vasca degli squali del mercato discografico.
La sua storia però è sempre degna di essere ricordata, ogni volta che se ne presenta l’occasione. Come nel caso di questo suo nuovo tour. Perché è davvero una storia singolare, sopratutto per uno che prima degli esordi insegnava latino e greco in una scuola romana.
Enrico Ruggeri, per chi non lo sapesse, non è stato sempre quel distinto signore pelato con la voce da fumatore incallito e la faccia da bodyguard. Prima delle celebri collaborazioni con Elio e Le Storie Tese (prima su tutte l’evergreen Il vitello dai piedi di balsa), ai tempi dei Decibel, la band con cui si affacciò al mondo della musica raggiungendo risultati importanti come un concerto per 50.000 persone a San Siro, Enrico Ruggeri era un vero e proprio cyber-bullo ed indossava degli inguardabili Ray Ban bianchi, sotto a folti riccietti finto biondi.
Ciononostante riuscì ad approdare a Sanremo con il brano Contessa, prima di lasciare il gruppo per proseguire la propria carriera solista e diventare di lì a poco l’autore d’ eccellenza per le interpreti femminili. Dimostrando che il punk, sotto sotto, gli stava un po’ stretto. Di Festival poi, giusto per intenderci, ne ha anche vinti un paio grazie a Si può dare di più e a Mistero, due brani famosi anche per essere nella top 10 delle canzoni da karaoke per sbronzi.
Il nuovo tour di Enrico Ruggeri presenta in tutta Italia il disco lanciato a Sanremo
Michele Monina, il famoso critico del Fatto Quotidiano, è riuscito a definire pietoso (ma paradossalmente in maniera positiva) il nuovo album di Enrico Ruggeri. A noi sembra un motivo di interesse in più per andarselo a sentire nel nuovo tour che è partito ieri sera, Lunedì 04 Aprile, al Teatro Salieri di Legnago (Verona).
Uno sguardo a tutte le tappe del Un Viaggio Incredibile Tour, i cui biglietti sono disponibili su Ticketone a partire da 26 euro:
11 APRILE – Teatro Colosseo – TORINO
19 APRILE – NAPOLI – Teatro delle Palme
20 APRILE – FIRENZE – Teatro Puccini
22 APRILE – Sanremo (IM)
24 APRILE – Pontedera (PI)
28 APRILE – BERGAMO – Teatro Creberg
30 APRILE – MESTRE – Teatro Toniolo
04 MAGGIO – ROMA – Auditorium
06 MAGGIO – Teatro Nazionale – MILANO
21 MAGGIO – BRESCIA
Enrico Ruggeri ha sempre suonato moltissimo, ed è addirittura uno dei pochi artisti italiani ad aver fatto un memorabile tour in Unione Sovietica. Forse è proprio questo che lo rende un po’ estraneo alle nuove generazioni, che l’Unione Sovietica l’hanno vista solo sulle cartine geografiche, ingiallite e non aggiornate, delle scuole elementari.
Per colmare questa distanza però, qualche tempo fa Enrico Ruggeri ha avuto la bella idea (e in quanto bella, passata sotto il silenzio radio più assoluto) di affidare alcuni dei suoi brani più significativi al libero ri-arrangiamento di diversi gruppi della scena indie rock italiana. E così, ragazzi del calibro di Marta Sui Tubi, Dente e i Linea 77 si sono cimentati nelle cover che hanno composto Le Canzoni ai Testimoni. Lascito o rinascita? Ai posteri l’ardua sentenza. Ma se ne consiglia l’ascolto.