Con l’avvicinarsi del Referendum Trivelle e delle elezioni del sindaco di città importanti come Roma e Napoli si fanno sempre più fitte le notizie anche relative alle intenzioni di voto degli italiani: gli ultimi sondaggi politici elettorali di aprile 2016 ci permettono di verificare quali sono al momento le intenzioni di voto dei cittadini. Diamo uno sguardo alle più recenti proiezioni.
Referendum Trivelle: il Sì è in vantaggio, il quorum verrà raggiunto?
Iniziamo dal Referendum Trivelle, ovvero l’appuntamento cronologicamente più vicino, visto che sarà possibile esprimere la propria opinione alle urne domenica 17 aprile 2016. Come abbiamo già avuto modo di vedere, la consultazione riguarda il rinnovo delle concessioni degli impianti di estrazione già esistenti entro le 12 miglia dalla costa: chi vota No vuole che le concessioni vengano rinnovate fino all’esaurimento dei giacimenti, mentre chi vota Sì vuole che le attività di estrazione di quelle strutture finiscano al momento della scadenza naturale delle concessioni, a prescindere dal fatto che nel giacimento sia ancora presente del materiale da estrarre. Nei giorni scorsi abbiamo approfondito quali sono i motivi per cui votare Sì o votare No e quali sono i fattori da considerare per farsi un’idea più chiara in merito al quesito.
Secondo gli ultimi sondaggi elaborati da Piepoli, il fronte dei No Triv (ovvero di quelli che voteranno Sì) è in netto vantaggio rispetto a coloro che voterebbero No per lasciare la legge così com’è: il 65% degli italiani sembra decisa a votare Sì e solo il 14% è intenzionato a votare No, mentre il 21% ancora non ha deciso o non ha un’opinione a riguardo. Il dato relativo agli indecisi può sembrare alto, ma bisogna considerare che il tema è abbastanza complesso e che finora non se n’è parlato molto.
Trattandosi di un referendum abrogativo però c’è da tenere conto di un altro dato importante, ovvero quello dell’affluenza alle urne: c’è il quorum. L’esito della consultazione sarà valido solo se andrà a votare li 50% più uno degli aventi diritto al voto. Si tratta di un’arma in più a favore di coloro che spingono per il No, che con l’astensionismo possono far saltare il referendum. I sondaggi però dimostrano che il quorum sarà ampiamente superato: stando alle ultime proiezioni ben il 75% degli italiani ha manifestato la sua volontà di andare a votare; solo il 19% ha già scelto la strada dell’astensionismo, mentre il 9% deve ancora decidere. Naturalmente si tratta di elaborazioni e i numeri vanno presi con le molle, visto che un’affluenza al voto pari al 75% sembra altissima e molto distante rispetto ai dati delle ultime votazioni.
Sindaco di Roma, per i sondaggi politici elettorali Raggi del Movimento 5 Stelle è in testa
Passiamo ora alle Comunali, partendo dai sondaggi sulle votazioni che porteranno all’elezione del prossimo sindaco della Capitale. Le proiezioni elaborate dalla Ipsos vedono la candidata del Movimento 5 Stelle Virignia Raggi in vantaggio sui suoi concorrenti con il 27,5% delle preferenze. Alle sue spalle si classificano Roberto Giachetti (22,5%) e Giorgia Meloni (20%). Un po’ distaccati Guido Bertolaso (12%) e Alfio Marchini (6,5%). A differenza di quanto visto per il referendum, per questa votazione i sondaggi prevedono un astensionismo altissimo, pari al 57,3% (in pratica sei romani su dieci non andranno a votare). Virginia Raggi risulta la vincitrice anche in caso di ballottaggio: contro Giachetti avrebbe la meglio per 55,4% a 44,6%, contro Bertolaso si affermerebbe con il 59,8% delle preferenze contro il 40,2%; in caso di secondo turno il duello più acceso sarebbe contro Giorgia Meloni: in tal caso la Raggi la spunterebbe per una manciata di voti (50,9% – 49,1%). Per quanto riguarda gli altri ballottaggi, Giachetti vincerebbe contro Bertolaso, ma perderebbe contro Meloni, che si conferma in netto vantaggio sull’altro candidato del centrodestra Bertolaso. Pagnoncelli ha commentato i dati diffusi dal suo istituto dicendo che nessun candidato sembra in grado di convincere la maggioranza dei romani, anche se Virginia Raggi attualmente sembra la favorita.
Sindaco di Napoli, le proiezioni: De Magistris in vantaggio
Vediamo ora i risultati dei sondaggi politici elettorali per quanto riguarda l’elezione del nuovo sindaco di Napoli (in questo caso le statistiche sono state elaborate da Tecnè). C’è qualche sorpresa, perché in molti non credevano che l’attuale primo cittadino De Magistris, dopo le tante critiche ricevute nel corso di questi cinque anni, potesse confermarsi in cima alle preferenze dei napoletani: l’ex magistrato al momento raccoglierebbe circa il 30% delle preferenze e, a meno che le proiezioni non si rivelino completamente errate, sembra destinato ad arrivare almeno al ballottaggio. Al secondo posto, staccato di pochi punti percentuali, c’è Gianni Lettieri, l’imprenditore candidato per il centrodestra. Al terzo posto c’è Valeria Valente che conquista circa il 20% dei voti. Non c’è molto entusiasmo per la candidatura di Matteo Brambilla del Movimento 5 Stelle, che attualmente può contare sui voti di circa il 17/20% dei cittadini: forse il fatto che non sia napoletano (vive nel capoluogo campano solo dal 2006) viene visto come un aspetto importante.