Quella dei David di Donatello, la storica manifestazione dell’Accademia del Cinema Italiano, arriva ad uno storico traguardo. Scopriamo insieme come cambia la cerimonia di premiazione (per la quale vi riportiamo data, orario e diretta tv in chiaro e su Sky) e i possibili vincitori.
A 60 anni l’uomo comune intravede la pensione, inizia ad accudire i primi nipoti e a farsi degli hobby, c’è chi a quell’età si rifa il trucco e si rinnova. Parliamo dell’ambitissimo premio dei “David di Donatello” che, arrivati a questa storica 60a edizione, si rinnovano.
Premiazione David di Donatello 2016, data e orario: diretta tv su Sky e in chiaro su TV8
Con un meccanismo di candidature sempre più simile agli Oscar (con la piccola differenza della categoria “miglior produzione”, assente nella kermesse americana, e la non distinzione tra sceneggiatura originale e non originale), la cerimonia di premiazione si sta adeguando ad uno show di più ampio respiro anche a livello internazionale. È notizia di quest’anno che la diretta dell’evento sarà in onda sul canale di Sky Cinema e in chiaro su TV8. Dopo anni che la diretta o differita (anche con tagli radicali allo show) andava in onda sulla Rai, la major di Murdoch si aggiudica la diretta tv e ne curerà l’evento anche grazie ad alcuni eventi celebrativi di raccordo, sia prima che dopo la fatidica data della cerimonia tanto attesa: lunedì 18 aprile alle ore 20.50, dall’Auditorium della Conciliazione di Roma.
Candidature David di Donatello 2016 e possibili vincitori
Tra le candidature “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Non essere cattivo” hanno dominato le varie categorie, scopriamo nel dettaglio i possibili vincitori, Partendo dalle categorie tecniche.
Nonostante quest’anno ci siano i ragazzi di Jeeg Robot che con grandi sforzi hanno portato a casa un prodotto di ottima fattura, le categorie “effetti sonori”, “fonico di presa diretta”, “costumi”, “trucco”, “acconciature”, “montaggio” ed “effetti digitali” dovrebbero andare a “Il Racconto dei Racconti” di Matteo Garrone e la sua importante produzione internazionale, una cura e meticolosità per un film realizzato con grande capacità tecnica. Nella “scenografia” la cura certosina di Paki Meduri in “Suburra” sfiderà Dimitri Capuani e Alessia Anfuso, coppia di scenografi del film di Garrone.
Nella categoria musicale, la “miglior canzone originale” dovrebbe vimcerla “Youth” che con “Simple song” ha gareggiato anche agli Oscar di quest’anno. All’internazionale Alexandre Desplat, calatosi in questa realtà fantasy portando al servizio del film una grande esperienza mondiale, andrà il premio nella categoria “miglior musicista”.
Nella categoria “Miglior fotografia” i film candidati hanno la fotografia tra i protagonisti di ogni pellicola, Luca Bigazzi per “Youth” è il nemico da battere ma probabilmente Michele D’Attanasio per Jeeg Robot riuscirà ad aggiudicarsi l’ambito premio.
Nelle categorie attoriali si sono particolarmente distinti i film pluricandidati e soprattutto Luca Marinelli, che rischia di fare en-plein come “attore protagonista” nel film di Caligari e “attore non protagonista” nel film di Mainetti. Probabilmente quest’ultima categoria andrà al suo amico, dentro e fuori dal set, Alessandro Borghi che in “Suburra” ha reso “Numero 8” un personaggio indimenticabile.
Agguerrito testa a testa nella categoria “miglior attrice protagonista” tra Paola Cortellesi ne “Gli ultimi saranno ultimi” e l’esordiente Ilenia Pastorelli per “Jeeg Robot”. Entrambe si sono calate nelle loro parti diventando fondamentali nei rispettivi film, ma probabilmente al fotofinish la spunterà la nuova Ilenia Pastorelli. Come “Miglior attrice non protagonista” sono presenti cinque volti diventati nel tempo dei veri mostri sacri del teatro e del cinema. Su tutte Piera Degli Esposti, la psicologa che supporta Laura Morante nel film “Assolo”, che riceverà il premio.
Nonostante il grande sforzo economico di tutti e cinque i film candidati, la storia produttiva di “Jeeg Robot” e il lavoro di Gabriele Mainetti e la sua “Goon Film” verranno premiati come “miglior produzione”. In tema di “Jeeg Robot” lo stesso Gabriele Mainetti riceverà il premio per la “miglior regia esordiente”, vinto lo scorso anno da Edoardo Falcone e tappa necessaria per tutti i registi che come Gabriele vogliono scrivere delle pagine importanti nel cinema italiano.
Nonostante ne abbia scritti pochi, ogni singolo film è un pezzo di noi. Per questo, per la sua memoria, per lo sforzo e per una grande capacità dimostrata in questa sua ultima fatica, a Claudio Caligari andrà la “Miglior regia”.
Per la “miglior sceneggiatura” il film di Genovese, che recentemente si trova al Tribecca Film Festival per supportare il suo “Perfetti sconosciuti”, e soprattutto l’immenso lavoro dei cinque sceneggiatori dovrebbe ricevere il giusto riconoscimento per un film che parla a due mondi dell’arte: teatro e cinema. Il “miglior film” per tematica, garbo e effettiva resa emotiva per lo spettatore dovrebbe essere “Fuocoammare”.
Una grande annata anche grazie al recente film di Matteo Rovere, un altro indizio di una nuova aria positiva che si respira nel cinema, un settore dove le competenze sono all’ordine del giorno. Continuiamo su questa linea.