L’Università Bocconi apre al futuro e propone un bando per coloro i quali riusciranno a creare una start up, che possa apportare importanti migliorie al sistema finanziario, seguendo la rotta della cosiddetta Green Economy. In un’epoca in cui le idee abbondano e le risorse naturali scarseggiano, appare chiaro fin da subito che l’intento dell’Università, assieme alla Fondazione Bracco (ideatrice del bando), in collaborazione con Positive Economy Forum San Patrignano ed il fondo di investimento Oltre Venture, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ed allo stesso tempo ricercare soluzioni per un futuro eco-sostenibile. Vediamo dunque come poter partecipare al bando ed il premio per coloro che lo vinceranno.
Bando Start Up per l’economia circolare: chi può partecipare
Il prestigioso bando è rivolto alle nuove start up che apportino sensibili migliorie al sistema economico circolare. Possono accedervi coloro i quali dispongano di un diploma di laurea, indipendentemente dalla provenienza territoriale. Gli aspiranti imprenditori dovranno costituire una società di capitali (con sede legale e/o la cui attività si svolge in Italia) operante in qualunque settore purché riguardi l’economia circolare, oppure sfruttare start up costituite da meno di venti mesi rispetto alla data di pubblicazione del bando. Le candidature potranno essere inoltrate entro e non oltre giovedì 15 settembre 2016.
Start Up in favore della Green Economy: il premio
Tra le tante start up partecipanti, soltanto tre verranno scelte e premiate con un finanziamento (a fondo perduto) per la costituzione della società, oltre ad un anno di tutoring, consulenza e formazione presso Speed MI Up (l’incubatore dell’Università Bocconi e di Camera di Commercio di Milano). Si andranno dunque a formare delle squadre, la cui età media non potrà essere superiore a 39 anni.
Bando Start Up 2016, le parole di Diana Bracco
Appare ovvio che un’iniziativa di tale portata comporti una presentazione degna di nota; a tal proposito Diana Bracco, Presidente della Fondazione omonima, ha tenuto a precisare: “Siamo felici di proporre questa iniziativa incentrata sull’economia circolare, un modello in cui l’ambiente ed il business vanno di pari passo. C’è bisogno di un’economia capace di rigenerarsi da sola, ovvero un sistema reale nel quale tutte le attività, dall’estrazione alla produzione, vengano organizzate in modo tale che tutto possa divenire una risorsa per qualcun altro”.
Una volta presentata la propria candidatura, appare altresì importante capire chi giudicherà la stessa; ebbene le start up saranno valutate da personaggi di spicco della cultura italiana ed internazionale, in particolar modo da: Letizia Moratti (Co-fondatore Fondazione San Patrignano), Jacques Attali (Presidente Planet Finance Group Movement for a Positive Economy), Diana Bracco (Presidente Fondazione Bracco), Roberto Calugi (membro del Board SpeedMiUp), Guido Feller (Presidente Associazione Alumni Accenture), Marco Frey (Professore Scuola Superiore Sant’Anna e Presidente Fondazione Global Compact Italia), Stefano Pogutz (Professore Università Bocconi Milano di Cristina Casadei) ed per concludere Luciano Balbo (Presidente Oltre Venture).
Insomma, è lecito sperare che tra le tante idee partorite dalle geniali menti dei giovani imprenditori italiani vi sia quella che potrà cambiare le sorti dell’economia, rendendola maggiormente incline all’essenziale (ed oggi quanto mai necessario) rispetto dell’ambiente.