Tasi, Imu, Irpef, Iva e Irap 16 giugno 2016: orario scadenza, importo multe e sanzioni pagamento in ritardo

Pubblicato il 16 Giu 2016 - 11:24am di Ubaldo Cricchi

Il 16 giugno 2016 è una data che i contribuenti italiani difficilmente scorderanno: oggi infatti cade la scadenza di tantissimi adempimenti fiscali come Iva, Irap, Ires, ritenute e addizionali Irpef e le temutissime Tasi e Imu. In tutto le famiglie italiane dovranno sborsare una cifra che supera i 50 miliardi di euro; per chi non rispetta la scadenza ed effettua il pagamento in ritardo sono previste delle sanzioni: vediamo insieme a quanto ammonta l’importo delle multe e come eseguire il versamento di Tasi e Imu oltre i termini previsti.

51,6 miliardi di tasse da versare entro la scadenza del 16 giugno 2016

Entro il 16 giugno 2016 gli italiani dovranno versare qualcosa come 51,6 miliardi di euro di tasse: stando ai calcoli della Cgia di Mestre quasi 35 andranno all’erario, 11 ai Comuni, poco più di 5 alle Regioni e mezzo milioni agli enti camerali. Una grossa fetta di questo importo complessivo dovrà essere versato dai datori di lavoro, tenuti a pagare le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori: si parla di circa 11 miliardi di euro. I committenti devono versare le ritenute per le prestazioni ricevute dai professionisti, mentre lavoratori autonomi e imprese devono versare l’Iva.

Per tre milioni e mezzo di contribuenti che sono sottoposti agli studi di settore la scadenza per la presentazione del modello Unico 2016 slitta dal 16 giugno al 7 luglio. Il rinvio è stato concesso in seguito alle tante richieste ricevute. Chi non rispetta la nuova scadenza del 7 luglio potrà effettuare i versamenti entro il 22 agosto pagando una piccola maggiorazione a titolo di interesse dello 0,40%.

Tasi e Imu: multe e sanzioni per chi effettua il pagamento in ritardo con ravvedimento opersoso

E veniamo ora al capitolo Tasi e Imu: entro il 16 giugno 2016 deve ssere infatti versata la prima rata in acconto di questi due tributi. Come abbiamo già potuto vedere in altri articoli precedenti, da quest’anno non si paga la Tasi sulla prima casa (ad eccezione delle abitazioni di lusso): questo consente ai contribuenti un risparmio complessivo di circa tre miliardi e mezzo. La Tasi e l’Imu possono essere pagate con bollettino postale o con il modello F24. Bisogna quindi tenere d’occhio gli orari di chiusura di banche ed uffici postali per evitare di non rispettare la scadenza. Il modello F24 può essere pagato anche tramite home banking, e questo dà la possibilità di effettuare il versamento anche quando uffici e filiali sono chiuse.

Cosa succede se per qualche motivo non si riesce a versare quanto dovuto entro la scadenza del 16 giugno? Per quanto riguarda Tasi e Imu si deve ricorrere al ravvedimento operoso, con gli importi delle sanzioni che sono commisurati ai giorni di ritardo (a cui si vanno ad aggiungere gli interessi al tasso legale dello 0,2%):
Ravvedimento Sprint: pagamento entro 14 giorni dalla scadenza, è prevista una multa pari allo 0,1% dell’importo per ogni giorno di ritardo;
Ravvedimento Breve: pagamento tra i 15 e i 30 giorni dopo la scadenza, è prevista una sanzione pari all’1,50%;
Ravvedimento Medio: pagamento tra i 31 e i 90 giorni dopo la scadenza, è prevista una sanzione par al 1,67%;
Ravvedimento Lungo: pagamento dopo 91 giorni ed entro la fine del 2016, è prevista una sanzione pari al 3,75%.

Anche i ritardatari quindi faranno bene a sbrigarsi, se vogliono pagare multe meno salate. Per pagare con il ravvedimento operoso si deve utilizzare il modello F24: nella sezione Imu e altri tributi locali si deve barrare la casella denominata (ovviamente) Ravvedimento Operoso e si devono inserire i seguenti codici

TASI IMU
interessi 3962 3923
sanzione 3963 3924
Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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