Che la Brexit avrebbe provocato degli effetti sui mercati e sull’andamento della valuta britannica era noto a tutti: seguiamo l’andamento del cambio Euro-Sterlina e la ripresa dei mercati e proviamo a fare alcune previsioni, individuando quelli che potrebbero essere gli investimenti più sicuri.
Andamento e previsioni cambio Euro-Sterlina: GBP in calo contro moneta unica e Dollaro USA
In seguito alla decisione del popolo britannico di lasciare l’Unione Europea, la Bank of England ha messo 250 miliardi a disposizione del mondo del credito. È il primo passo per cercare di gestire le incertezze che caratterizzeranno il processo di uscita del Regno Unito dall’UE. Nonostante le rassicurazioni di Mark Carney (governatoe della BoE), la Sterlina continua a perdere sia nei confronti della moneta unica che del biglietto verde. Il venti giugno (ovvero tre giorni prima del referendum) per acquistare una Sterlina servivano 1,2987 Euro, mentre alla fine di giugno ne bastavano 1,1967. Discorso molto simile anche per quanto riguarda il Dollaro: al 20 giugno una Sterlina era pari a 1,4694 Dollari, ma dieci giorni dopo il cambio era sceso a 1,3232, L’immagine sottostante (pubblicata da Il Sole 24 Ore) mostra chiaramente l’indebolimento della GBP. Nell’ultima settimana la Sterlina ha perso il 9% contro l’Euro e il 10,6% contro il Dollaro statunitense; al momento il cambio Euro-Sterlina è a 0,8395.
Bank of England: taglio dei tassi in vista?
Il cambiamento dello scenario economico provocato dalla Brexit inevitabilmente porterà delle modifiche della politica monetaria adottata dalla Bank of England, con degli interventi nel corso dell’estate. La BoE potrebbe anche tagliare i tassi, che al momento sono fermi allo 0,5%. Lo stesso Carney ha detto che le prospettive economiche sono mutate e probabilmente servirà un piano di allentamento monetario. La riduzione dei tassi d’interesse avrebbe delle conseguenze su tutti gli altri tassi derivati, rendendo i long sulla Sterlina decisamente meno attraenti. Inoltre non viene esclusa la possibilità di un Quantitative Easing, con conseguente aumento degli asset acquistati, per dare una spinta all’offerta di moneta. Per conoscere le reali intenzioni della Bank of England bisognerà attendere circa due settimane: a metà luglio (e poi a metà agosto) ci sarà la nuova riunione. Un taglio dei tassi renderebbe i prestiti più convenienti per i cittadini del Regno Unito, ma penalizzerebbe i risparmiatori.
Mercati in rialzo dopo il tonfo post brexit
Il periodo di debolezza della Sterlina sembra destinato a continuare, ma intanto i mercati cercano di lasciarsi alle spalle la grande paura vissuta in relazione alla Brexit. Dopo due giornate nere i mercati sono in recupero e Piazza Affari sale insieme alle banche, le vere protagoniste di questa fase contraddistinta da alta volatilità. Milano e le altre piazze, compresa Wall Street, sono in rialzo. C’era chi prima del referendum parlava di scenario apocalittico, ma per il momento, ad essere del tutto sinceri, le conseguenze non sono state catastrofiche: la Sterlina ha perso e continuerà a perdere nei confronti di Euro e Dollaro, ma non stiamo assistendo ad una caduta libera; la Borsa di Londra ha già mostrato segni di forte ripresa, così come quelli degli altri listini; la temuta fuga di capitali dal Regno Unito non si è verificata. Dopo il primo contraccolpo tutte le categorie di investimento, dalle azioni alle materie prime, passando per le obbligazioni governative, sono al rialzo e le Piazze si sono rimesse in carreggiata: gli annunci delle Banche centrali hanno avuto il loro effetto.
I migliori investimenti di luglio 2016
La promessa di nuova liquidità “facile” ha potato i mercati in una fase anomala in cui tutte le categorie di investimento sono in rialzo. Anche il Ftse Mib sembra aver intrapreso il percorso della ripresa, così come il valore dei BTP decennali, con conseguente appiattimento dello spread con il Bund, che torna al di sotto dei 160 punti base dopo la fiammata dei giorni scorsi. In rialzo anche i prezzi del petrolio: il Wti ha chiuso la settimana a 48,22 dollari al barile, mentre il Brent è salito a 48,88. Riepilogando, quali possono essere i migliori investimenti? La regola numero uno è sempre quella: diversificare molto. I mercati azionari saranno fortemente influenzati dalle scelte politiche; in Italia gli investimenti azionari non sono molto ben visti (rappresentano circa un quinto del portafoglio medio, con preferenza per i mercati locali); in questo momento si potrebbe puntare invece sui Paesi emergenti, che stanno rivedendo i loro modelli di crescita, puntando maggiormente sulla domanda interna, sterilizzandosi dagli effetti esterni (sempre che il Dollaro non si rafforzi oltre certi limiti). In ogni caso meglio evitare l’acquisto diretto ed entrare tramite fondi e Etf. Ovviamente non possono mancare nel portafoglio le quote riservate ai beni rifugio come il Dollaro stesso e l’oro, il cui prezzo sembra destinato a salire.