Nuovo appuntamento con gli ultimi sondaggi politici elettorali e anche stavolta i vari istituti delineano uno scenario diverso: oggi prendiamo in considerazione le elaborazioni di Emg Acqua ed Ixè e per entrambe il Movimento Cinque Stelle, ancora il calo a causa del caso-Roma, si trova alle spalle del PD (e in un sondaggio rischia anche di subire il sorpasso da parte del centrodestra). Vediamo più nel dettaglio i numeri delle statistiche di questo periodo di settembre 2016 e diamo uno sguardo anche ai sondaggi relativi al referendum costituzionale.
I sondaggi politici elettorali confermano il settembre 2016 negativo per il Movimento Cinque Stelle
Secondo Emg Acqua il Partito Democratico rimane stabile al 32,4% e si conferma primo partito d’Italia, mentre il Movimento 5 Stelle registra un altro calo (anche se lieve, -0,2%) e scende al 29%. Continua ad allargarsi quindi la distanza tra le due forze politiche; alle loro spalle cede mezzo punto Forza Italia (11,9%), che si ritrova la Lega Nord, stabile all’11,6%, ad un passo. In leggera crescita Fratelli d’Italia (4,3%) e Sinistra Italiana (3,8%).
Nonostante la sconfitta al primo turno, il Movimento 5 Stelle però riuscirebbe a strappare la vittoria a ballottaggio contro il PD, ma bisogna sottolineare il fatto che la forbice tra i due partiti al secondo turno continua a ridursi: il M5S può contare oggi sul 51,9% delle preferenze e il PD sul 48,1%; solo poche settimane fa sembrava non esserci partita, con i pentastellati che potevano contare su un margine di vantaggio ampio, ma gli ultimi numeri mostrano che i giochi sono ancora aperti.
PD primo partito d’Italia, occhio alla crescita del centrodestra
Sono decisamente diverse le percentuali che si possono trovare guardando i sondaggi Ixè ma c’è comunque una costante: il PD è in testa con il 32,6% delle preferenze (-0,3%) con il Movimento 5 Stelle che perde lo 0,8% e cala al 28,6%. Nel giro di pochi giorni, ovvero da quando è scoppiato il caso-Roma, i pentastellati hanno perso qualcosa come due punti percentuali. Presi singolarmente i partiti del centrodestra sono molto distaccati, con la Lega Nord al 13%, Forza Italia al 10,9%, Fratelli d’Italia al 2,3% e Ncd al 2,7%.
Ma nel caso in cui le varie anime del centrodestra riuscissero a trovare un’intesa e a presentarsi riuniti in un unico listone le cose potrebbero cambiare: con i numeri attuali il Movimento 5 Stelle rischierebbe di rimanere fuori dal secondo turno e di guardare da fuori il ballottaggio tra PD e centrodestra riunito. In ogni caso, visto che nessun partito sembra capace di raggiungere il 40% al primo turno (anche se il PD decidesse di agganciarsi agli altri partiti del centrosinistra non andrebbe oltre il 37%) il ballottaggio sembra sempre più scontato.
Referendum costituzionale, per i sondaggi il No incrementa il suo vantaggio sul Sì
Chiudiamo questo sguardo sugli ultimi sondaggi politici con due elaborazioni relative al referendum costituzionale del prossimo autunno. Secondo Eumetra Monterosa il No è in vantaggio sul Sì, ma è il fronte degli indecisi a raccogliere le maggiori adesioni: l’11% ha già scelto di non andare a votare, il 20% non ha ancora deciso se si recherà alle urne, il 19% voterà Sì, il 21% voterà No e il 29% è ancora incerto su quale casella barrare. In pratica si conosce il voto più o meno sicuro di solo quattro italiani su dieci.
Torniamo alle elaborazioni di Emg Acqua per parlare del referendum: ci sono ampi movimenti rispetto all’ultima rilevazione, infatti con il passare del tempo è evidente la riduzione del numero degli indecisi (in una settimana è calato del 4,9%), che è sceso al 35,8%. Tra quelli che hanno già scelto come votare va sottolineata la prepotente crescita di coloro che esprimeranno un parere contrario alla riforma rispetto a quelli che invece sono a favore: il No guadagna il 3,3% e sale al 34,1%, mentre il Sì arriva al 30,1% (+1,6%).