Finalmente il Consiglio dei Ministri ha fissato la data ufficiale del Referendum Costituzionale: il giorno prescelto, proposto dal premier Matteo Renzi e su cui il governo ha dato il via libera, è domenica 4 dicembre. Dal momento della decisione della data deve passare un lasso di tempo da 50 a 70 giorni: le opzioni sul tavolo erano il 20 e il 27 novembre e, appunto, il 4 dicembre. Quest’ultima soluzione garantirà un tempo maggiore per lavorare alla campagna elettorale e più tempo a disposizione alla Camera per l’approvazione della legge di Bilancio.
Data ufficiale del Referendum Costituzionale di Dicembre 2016
La data ufficiale del Referendum è, dunque, quella del 4 dicembre 2016. La conferma formale è arrivata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso lunedì: “Il Consiglio dei Ministri ha oggi convenuto sulla data del 4 dicembre prossimo per l’indizione da parte del Presidente della Repubblica del referendum sul testo della legge costituzionale”. Lo stesso De Vincenti ha tenuto a far notare che la decisione è arrivata “con più di dieci giorni di anticipo rispetto al termine utile e anche la data del 4 dicembre è anticipata rispetto all’ultima data possibile”. L’orario è stato in seguito annunciato dal premier Matteo Renzi nella sua E-News: “Si voterà dalle 7 alle 23”.
Nella scheda elettorale per il referendum che potrebbe confermare o respingere la riforma costituzionale approvata dal Parlamento comparirà il seguente quesito: “Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente ‘Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’ approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.88 del 15 aprile 2016?”. Alla fine del quesito figurano due caselle, una con il “Sì” e una con il “No”. Basta barrare con una “x” la propria scelta. Non c’è alcun quorum da raggiungere e vince dunque la scelta indicata dalla maggioranza di chi va a votare.
Testo del Referendum
A determinare come deve essere formulato il testo del quesito referendario è la legge 352 del 1970 su “Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo”. All’articolo 16 è stabilito infatti che il quesito da sottoporre a referendum “consiste nella formula seguente: ‘Approvate il testo della legge di revisione dell’articolo… (o degli articoli …) della Costituzione, concernente … (o concernenti …), approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero … del … ?’; ovvero: ‘Approvate il testo della legge costituzionale …concernente … approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero … del … ?'”. Lo scorso 8 agosto l’Ufficio centrale per il Referendum presso la Corte di Cassazione ha dichiarato conforme alla legge il testo del quesito referendario con apposita ordinanza.