Oggi 18 novembre 2016 ci sono importanti aggiornamenti sul fronte della riforma pensioni, in particolare in merito all’opzione donna e la Legge di Stabilità 2017. Tutte le novità sul privato e pubblico impiego con pensione a 57 anni e cosa può cambiare in questi giorni: le opinioni dei diretti interessati.
Riforma Pensioni e Legge di Stabilità 2017: aggiornamenti e dichiarazioni del 18 novembre
La modifica alla Legge di Stabilità 2017, la quale prevede pure la riforma pensioni, in merito all’opzione donna è stata chiesta più volte ed a gran voce in queste ultime settimane. Questo argomento è stato argomento di dibattito in Parlamento ma anche nelle piazze e, essendo stato sostenuto da molti esponenti, molto probabilmente l’opzione donna verrà inserita nelle Legge di Stabilità e dunque prolungata.
Sono centinaia gli emendamenti presentati in questi giorni da diverse forse politiche come Fratelli d’Italia per modificare un disegno di legge che allo stato attuale non soddisfa quasi nessuno. Dai pensionati alle piccole imprese, dai terremotati al discorso immigrazione moltissimi parlamentari infatti hanno espresso più di una perplessità sulla Legge di Stabilità e sono state dunque avanzate molte proposte per renderla più soddisfacente agli occhi dei cittadini. Giorgia Meloni proprio in merito agli emendamenti inviati da FdI ha pubblicamente chiesto al governo di analizzarli punto per punto senza un “paraocchi”, prendendo dunque in considerazione quanto proposto e non scartando a prescindere le modifiche. Gianni Forte, Segretario generale dello Spi-Cgil Puglia, si è detto contento del risultato raggiunto fino a questo momento ma deciso a continuare il dialogo con il governo per modificare quei punti che ancora non soddisfano in pieno i sindacati.
Novità sul pubblico e privato impiego e pensioni donne a 57-58 anni: cosa può cambiare
Rispetto al disegno di legge originario, tornando all’opzione donna, vi è un cavillo molto importante che sembra essere stato modificato come richiesto da sindacati e cittadini al governo. Nel caso fosse accettata la proposta così come sembra, coloro che l’anno scorso non hanno potuto godere della proroga entreranno invece di diritto nell’opzione donna che si estenderebbe così alle donne di 57-58 anni sul quarto trimestre 2016. Come? Semplicemente verranno spostati i termini di sperimentazione fissati inizialmente dal 31 dicembre 2015 al 31 luglio 2016. Per permettere tutto ciò verranno impiegate quelle risorse avanzate dai 2,5 miliardi di euro che l’anno scorso sono stati stanziati per finanziare questo progetto.
Nonostante dunque sia slittato di qualche giorno l’inizio delle votazioni sui circa 900 emendamenti portati in aula, ci sono buone sensazioni riguardo quelli riguardanti l’opzione donna. In questi giorni verranno verificati i testi dalla commissione Bilancio presieduta da Francesco Boccia, l’approdo in Aula è fissato al momento alle ore 10 del 24 novembre 2016 nonostante bisognerà aspettare il parere di Laura Boldrini in merito alla richiesta proprio di Boccia di estendere di qualche giorno il termine fissato per permettere una analisi completa di tutti gli emendamenti.