Streaming trailer con trama, giudizio e cast di Sully. Recensione del nuovo film di Clint Eastwood con Tom Hanks, al cinema da dicembre 2016.
Recensione di Sully, il nuovo film di Clint Eastwood al cinema dal 1 dicembre 2016
“155 è solo un numero. Ma se a questo numero aggiungete i volti, e non solo quelli dei 155 passeggeri, gli altri volti. Quelli delle mogli, dei figli, dei genitori, dei mariti … diventa un numero altissimo“.
Probabilmente è troppo facile iniziare a parlare di un film riportando direttamente la frase che scorre sullo schermo una volta che la proiezione giunge al termine. Eppure è giusto arrivare subito al succo del discorso, ovvero che quanto viene narrato durante i novantasei minuti di Sully, altro non è che qualcosa di straordinario. L’ordinario infatti ci ha purtroppo abituato a notizie per niente a lieto fine, basti pensare alla recente tragedia della squadra di calcio brasiliana, il Chapecoense, per non parlare di molti altri disastri aerei del passato. Questa volta invece no, il caro Clint Eastwood, che non ha di certo bisogno di presentazioni, ha scelto di raccontarci una storia che chiunque tra noi potrebbe raccontare ai propri figli o ai propri nipoti. L’eroe di questa favola moderna? Neanche a dirlo, porta il nome di Chesley Sullenberger, conosciuto più semplicemente come Sully, interpretato da un sempre impeccabile Tom Hanks. Dopo la sua performance nel film Inferno, l’attore statunitense torna a coprire il ruolo che, con lo scorrere degli anni, meglio gli si addice, ovvero quello dell’uomo moralmente ineccepibile e saturo di sani principi.
Ma non lasciatevi ingannare, non stiamo parlando di un film noioso o piatto. Pur non amando particolarmente i biopic e, più in generale, tutti quei film basati su fatti di cronaca fin troppo recenti, ammetto infatti che Sully non mi è affatto dispiaciuto. Sarà forse per via dell’esperienza decennale del buon vecchio Clint Eastwood, tornato dietro la macchina da presa a distanza di due anni dal fortunato American Sniper. La sua impassibilità, il suo arcinoto cinismo, lo fanno essere tra i nomi più amati anche dalle nuove generazioni, ed in Sully si mette in gioco mostrandoci, senza troppe remore, la doppia faccia dell’America. Sul maxi-schermo scorrono così immagini che ritraggono la classifica figura dell’eroe americano, del sogno statunitense che prende forma attraverso un uomo comune, per un evento a lieto fine di cui gli Stati Uniti, al momento dei fatti, avevano davvero bisogno, soprattutto perché di mezzo c’è un aereo (l’evento di cronaca risale al 2009, otto anni dopo gli attentati delle Torri Gemelle).
Chiunque può così riconoscersi in quell’uomo così illuminato dai propri ideali e così devoto alla professione alla quale ha dedicato una vita intera, da trovare il sangue freddo per prendere la decisione giusta al momento giusto. In Sully però troviamo anche un’America più cinica, che una volta placati gli entusiasmi popolari, tenta di ribaltare la posizione del Comandante Sullenberger nel tentativo di farlo passare dal rivestire il ruolo di eroe a quello di impostore, e questo solo ed esclusivamente per interessi economici. Tutto il resto è ormai storia, raccontata in maniera accattivante nel film Sully, uscito nelle sale italiane nella giornata di giovedì 1 dicembre 2016 e pronto a ritagliarsi un discreto spazio ai prossimi Academy Awards. Un film scorrevole e coinvolgente, accompagnato da una costante dose di adrenalina e curiosità che vi terranno con gli occhi incollati al grande schermo.
Trama con giudizio e streaming trailer della pellicola, Tom Hanks e Aaron Eckhart nel cast
Presentato in anteprima al Telluride Film Festival lo scorso 2 settembre 2016, Sully è stato recentemente proiettato anche in Italia in occasione del Torino Film Festival 2016. Il film racconta un fatto di cronaca risalente al 15 gennaio 2009 quando, in un freddo giovedì pomeriggio, il volo US Airways 1549 si prepara a partire dall’aeroporto La Guardia di New York in direzione Carolina del Nord. Al comando del velivolo vi è Chesley “Sully” Sullenberger, 57enne che ha dedicato tutta la vita alla propria passione per gli aerei e dunque al proprio lavoro, affiancato dal copilota Jeffrey B. Skiles. Appena due minuti dopo la partenza, il comandante riferisce di aver raggiunto quota 700 piedi ma, subito dopo, si rende conto di ritrovarsi nel bel mezzo di un cosiddetto bird strike, letteralmente “impatto con volatili”, in grado, nel giro di pochi attimi, di mettere fuori gioco entrambi i motori dell’aereo. A questo punto, Sully ha davvero poco tempo per reagire e capire come procedere per salvare la vita ai 150 passeggeri (più cinque membri dell’equipaggio).
Non è infatti mai accaduto prima che un bird strike si verificasse contro un aereo arrivato ad una quota così minima di altezza, e proprio per questo Sully dovrà seguire esclusivamente il proprio istinto e lasciarsi guidare dagli oltre quaranta anni di esperienza professionale. Nonostante il comando di controllo suggerisca al comandante di tornare indietro all’aeroporto La Guardia o, in alternativa, di dirigersi verso l’aeroporto di Teterboro, sfruttando le ultime spinte dei motori, Sully sceglie di eseguire un ammaraggio sulle acque del fiume Hudson. Una volta effettuata la manovra, tutti i passeggeri a bordo ed i cinque membri dell’equipaggio sono incredibilmente salvi ed il comandante Sully diventa l’eroe di tutti, non solo degli Stati Uniti ma del mondo intero che segue la vicenda attraverso i telegiornali. Parallelamente però, le autorità non perdono tempo e indagano sul fatto, nel tentativo di dimostrare che in fondo Sully avrebbe potuto agire diversamente, evitando così di mettere in pericolo i passeggeri e dunque di distruggere l’aereo sulle acque del fiume Hudson.