Scopriamo cosa accadrà alla Riforma Pensioni (e proroga della Opzione Donna), la Legge di Bilancio 2016-2017 e gli altri progetti del governo dopo che sono arrivate le dimissioni di Renzi che ha comunicato ufficialmente a Mattarella di aver lasciato il ruolo da Presidente del Consiglio dopo la netta sconfitta maturata con il Referendum Costituzionale. Già nella tarda serata di ieri era arrivata la comunicazione di Matteo Renzi di volersi far da parte in una conferenza stampa ricca di contenuti, andiamo ad analizzare le reazioni nel mondo della politica e cosa succederà ora.
Come si procederà con la Riforma Pensioni Donne e la Legge di Bilancio 2016-2017 senza Renzi?
A detta di tutti, dalla estrema opposizione agli alleati di Renzi, è necessario che Mattarella nomini un traghettatore che proceda con i correttivi della legge elettorale e dunque prepari il campo di battaglia delle prossime elezioni politiche. Il governo tecnico che designerà il Capo dello Stato avrà anche il compito di completare e far approvare la Legge di Bilancio 2016-2017, allo stesso modo ancor prima del voto potrebbe essere votata la Riforma delle Pensioni con la proroga dell’Opzione Donna. Gioiscono coloro che erano stati esclusi da quest’ultimo disegno di legge, tra cui spiccano i Quota 41: il testo sostenuto da Renzi infatti non permetteva a tutti i lavoratori di andare in pensione dopo 41 anni di contributi, gli esclusi hanno dunque portato avanti questa battaglia a suon di proteste votando poi NO al Referendum proprio per mettere in crisi il Premier e spingerlo a dimettersi.
Maria Elena Boschi ha dichiarato di impegnarsi impersonalmente per l’introduzione all’interno del Ddl della proroga dell’Opzione Donna, ottima notizia che fa felici molte cittadine che avevano richiesto di apportare proprio questa modifica. Non è possibile al momento stabilire con certezza quali saranno le mosse del nuovo governo tecnico, è questione però di giorni se non di ore per la nomina del nuovo Presidente del Consiglio e la successiva conferenza stampa di quest’ultimo che ovviamente presenterà il proprio programma, i compiti e le priorità che lui e il suo governo si saranno prefissati.
Cosa succede dopo le dimissioni? Tutto nelle mani di Mattarella
Il PD nonostante le dimissioni di Renzi detiene la maggioranza del Parlamento, per questo motivo Mattarella quasi certamente provvederà a indicare un nuovo Premier rimandando quelle elezioni politiche a cui aspirano fortemente Lega e M5S. Non è ancora ben chiaro se le intenzioni del Partito Democratico e del Capo dello Stato sono quelle di portare a termine il mandato con questo nuovo traghettatore, andando dunque al voto nel 2018 e posticipando così nettamente i piani dei partiti dell’opposizione che si schiereranno ovviamente contro a questa ipotesi.
I nomi più caldi sono per la Presidenza del Consiglio sono quelli del Presidente del Senato Pietro Grasso e il Ministro dell’Economia di Renzi Padoan, quest’ultimo sembra favorito in questo particolare ballottaggio. In ogni caso comunque si punta al completamento dell’iter della Legge di Bilancio 2016-2017, poi Mattarella, anche tenendo in considerazione le opinioni di tutti i leader politici e dando magari una occhiata ai sondaggi sul consenso popolare ottenuto dal nuovo Premier durante il suo lavoro, deciderà se è il caso di andare alle urne in anticipo.