Siamo arrivati alla vigilia di una di quelle date che mettono paura agli italiani: tra poche ore infatti scatterà la scadenza per il pagamento delle rate a saldo di Imu e Tasi 2018; anche se c’è stata l’abolizione delle tasse sulle prime case e le relative pertinenze, circa 25 milioni di italiani dovranno mettere mani al portafogli; vediamo dove trovare gratis il modello F24 editabile e salvabile, come scaricare il modulo semplificato dal sito dell’Agenzia delle Entrare e come compilarlo.
Imu e Tasi 2018: scadenza, calcolo e pagamento della rata a saldo
Come abbiamo già visto negli articoli dei giorni scorsi, quest’anno le aliquote non potevano essere ritoccate verso l’alto, quindi in linea generale la somma da pagare entro il 16 dicembre con il modello F24 sarà identica a quella pagata con l’acconto dello scorso giugno: il consiglio è comunque quello di andare a controllare le delibere dei Comuni o di verificare le aliquote indicate sul sito del Ministero delle Finanze. Secondo le stime della Uil i contribuenti dovranno sborsare qualcosa come 10,1 miliardi di euro: il costo medio per una seconda casa supera i 530 euro: in alcune grandi città si va oltre i mille euro (ad esempio Roma, Milano e Bologna), mentre gli abitanti di Asti e Gorizia se la cavano con meno di trecento euro.
Il calcolo della cifra da pagare è lo stesso per Imu e Tasi: per effettuarlo servono alcuni dati, ovvero la rendita catastale dell’immobile in questione e il coefficiente variabile a seconda del tipo di immobile. La base imponibile si ottiene rivalutando del 5% la rendita catastale (è sufficiente moltiplicarla per 1,05) e moltiplicandola per il coefficiente. Sul valore ottenuto è possibile applicare le aliquote stabilite dai vari Comuni (proprio nell’entità delle aliquote sta l’unica differenza di calcolo tra gli importi di Imu e Tasi). Se non si è stati in possesso dell’immobile per l’intero periodo, l’importo va rapportato ai mesi di possesso (ma va considerato che bastano 15 giorni per contare un mese).
Per quanto riguarda Imu e Tasi i Comuni non inviano niente di precompilato ai contribuenti: saranno loro stessi ad occuparsi della compilazione del bollettino postale o del modello F24 (in autonomia o affidandosi a consulenti). L’F24 può essere pagato direttamente agli sportelli delle Poste o della banca anche per importi superiori a mille euro (una novità resa possibile dal decreto fiscale approvato una dozzina di giorni fa), ma questa opportunità non può essere sfruttata dai titolari di partita Iva e da coloro che sul modello presentano delle compensazioni (Imu e Tasi possono essere compensate con i crediti relativi ad altre imposte erariali, ma in questo caso l’F24 deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica). Non è dovuto nessun pagamento se l’importo da pagare è inferiore ai 12 euro (anche in questo caso perà è mglio controllare le delibere, visto che le amministrazioni comunali potrebbero aver fissato soglie minme diverse).
Modello F24 editabile e stampabile: come scaricare e compilare
Per chi desidera compiere il calcolo “a mano”, l’ultimo passo prima del pagamento è rappresentato dalla compilazione del modello F24: il modulo normale o semplificato può essere scaricato in PDF direttamente dalla pagina relativa alla modulistica del sito dell’Agenzia delle Entrate. Nella prima parte del modello vanno indicati i dati del contribuente (codice fiscale, dati anagrafici e domicilio fiscale), mentre la seconda parte da compilare (Sezione Imu e altri tributi locali) è riservata agli immobili e al Comune di residenza e il contribuente deve indicare il codice del Comune dove è sito l’immobile per cui viene pagata l’imposta (sono codici da quattro cifre che possono essere trovati sul sito dell’Agenzia delle Entrate), deve barrare la casella Saldo e poi deve inserire il codice tributo (possono essere trovati nell’elenco sottostante); lo spazio della rateazione va compilato solo in presenza di un piano di rateazione, mentre va sempre indicato l’anno di riferimento; nelle ultime due colonne vanno indicati gli importi da pagare e le eventuali compensazioni.
- Codice tributo IMU:
- 3912 abitazione principale e pertinenze
- 3913 fabbricati rurali uso strumentale
- 3914 terreni (destinatario Comune)
- 3915 terreni (destinatario Stato)
- 3916 aree fabbricabili (destinatario Comune)
- 3917 aree fabbricabili (destinatario Stato)
- 3918 altri fabbricati (destinatario Comune)
- 3919 altri fabbricati (destinatario Stato)
- 3923 interessi accertamento (destinatario Comune)
- 3923 interessi accertamento (destinatario Stato)
- Codice tributo TASI:
- 3958 abitazione principale e pertinenze
- 3959 fabbricati rurali uso strumentale
- 3960 aree fabbricabili
- 3961 altri fabbricati
C’è anche la possibilità di sfruttare i calcolatori online. I contribuenti possono sfruttare il tool messo a disposizione da Il Sole 24 Ore: basta inserire i dati relativi all’immobile (rendita catastale e Comune) per ottenere gli importi da pagare, ma è possibile anche stampare il modello F24 editabile. Anche il sito amministrazionicomunali.it dà la possibilità di fare il calcolo della somma da versare e mette a disposizione degli utenti il modello F24 editabile online e stampabile anche in formato PDF.