Prestiti Inpdap Dipendenti Statali: tabelle e calcolo rata

Pubblicato il 16 Feb 2017 - 8:05am di Roberto Bernocchi

I prestiti Inpdap per dipendenti statali non sono altro che finanziamenti forniti ai lavoratori pubblici a condizioni vantaggiose e agevolate. Si tratta di prestiti personali (dei quali vedremo il calcolo della rata in base a specifiche tabelle) che possono essere offerti dall’Inps oppure direttamente da banche e compagnie di finanziamenti.  Una condizione necessaria è che colui che richiede il prestito deve essere registrato alla Gestione Dipendenti Pubblici.

Prestiti Inpdap per Dipendenti Statali: le tipologie

Così come visto con i prestiti per pensionati Inpdap esistono tre diversi tipi di soluzione anche per i dipendenti statali: i piccoli prestiti Inpdap, prestiti pluriennali diretti e i prestiti pluriennali garantiti. In tutti i casi, comunque, i prestiti vengono rimborsati attraverso la cessione del quinto, ovvero l’importo di ciascuna rata non potrà superare un quinto dello stipendio del richiedente. In altre parole il finanziamento viene rimborsato tramite parte dello stipendio del lavoratore che viene trattenuta.

I piccoli prestiti Inpdap offrono un importo per un finanziamento tale da consentire al richiedente di fronteggiare piccole spese e urgenze varie. Questi prestiti possono essere rimborsato in minimo un anno fino ad un massimo di quattro anni e inoltre non è richiesta alcuna documentazione di spesa. La durata del prestito e le somme delle rate variano a seconda seconda del profilo del richiedente. Per quanto riguarda i tassi di interesse, il TAN per questi prestiti è pari al 4,50% con spese di amministrazione dello 0,50%.

I prestiti pluriennali diretti invece servono per motivazioni personali e/o familiari. In questo caso ci sono due tipi di durata di questo finanziamento: cinque o dieci anni. E colui che richiede questo finanziamento deve essere assunto a tempo indeterminato. Se invece ha un contratto a tempo determinato, il richiedente potrà ricevere il prestito nel caso in cui riuscisse a estinguerlo entro la fine del suo contratto di lavoro.

Per quanto riguarda invece i prestiti pluriennali garantiti presentano delle caratteristiche simili a quelli diretti, come ad esempio la durata che può essere quinquennale oppure decennale. L’importo di ogni rata non potrà però superare il quinto dello stipendio del dipendente, che deve essere in attività da almeno quattro anni. Anche in questo caso non è necessaria alcuna documentazione di spesa, mentre il TAN è pari al 3,50%. A questo proposito vi segnaliamo la guida de ilprestitoveloce.com che spiega più nel dettaglio le condizioni a cui vengono erogati i finanziamenti Inpdap.

Calcolo Rata Prestiti Inpdap dipendenti pubblici

Per tutti i lavoratori (o pensionati) che hanno bisogno di un prestito è possibile effettuare un veloce calcolo del preventivo semplicemente collegandosi al sito internet dell’INPS, che da circa un anno a questa parte ha messo a disposizione di tutti un simulatore utile per un calcolo preciso delle rate con cui rimborsare il prestito e anche l’importo massimo e minimo che si può ottenere per ogni tipo di finanziamento.

Andiamo a vedere come si effettua una simulazione di calcolo rata sul sito dell’Inps. Una volta effettuato l’accesso, bisogna selezionare nel menù “Servizi Online” la voce “Accedi ai Servizi”, poi in seguito “Per Tipologia di Utente” e “Cittadino”. A questo punto, tra le possibili opzioni offerte non bisogna fare altro che selezionare “Gestione Dipendenti Pubblici: simulazione calcolo piccoli prestiti e prestiti pluriennali”. Il gioco praticamente è fatto: inserendo la propria data di nascita e lo stipendio percepito si potrà simulare in modo del tutto automatico un preventivo per ricevere un prestito. Una volta effettuata la simulazione, si avranno a disposizione diverse opzioni che variano in base alla durata del finanziamento e dell’importo di ogni rata.

Tabelle Prestiti Inpdap dipendenti statali

Le tabelle per i prestiti Inpdap sono delle tavole che consentono di calcolare l’importo netto e lordo che si può ottenere per un prestito e che può variare in base all’età del richiedente e dal suo stipendio (o anche pensione) netto.

Per quanto riguarda i Prestiti Pluriennali, come detto in precedenza, il TAN è fisso del 3,50% e in questa tabella sono inseriti l’importo lordo del prestito, gli interessi di differimento, le spese amministrative, le spense fondo di garanzia e l’importo netto che cambia in base alla fascia di età del richiedente. Queste fasce di età sono le seguenti: da 18 a 59 anni, da 60 a 64 anni, da 65 a 69 anni, da 70 a 74 anni, da 75 a 79 anni e da 80 a 85 anni.

I piccoli prestiti Inpdap invece presentano un TAN del 4,50% e le tabelle comprendono gli stessi dati già descritti in precedenza quando abbiamo parlato dei prestiti pluriennali.

A cambiare invece sono le fasce di età del richiedente, che variano in base alla durata del prestito (che ricordiamo va da un minimo di un anno ad un massimo di quattro anni). Per i prestiti di un anno, le fasce di età sono: da 18 a 59 anni, da 60 a 64 anni, da 65 a 69 anni, da 70 a 74 anni, da 75 a 79 anni, da 80 a 84 anni e da 85 a 89 anni. Per gli altri prestiti le fasce sono praticamente le stesse, con la differenza che i prestiti di due anni possono essere richieste da persone fino ad un massimo di 88 anni, quelli da tre anni da persone di massimo 87 anni e quelli di quattro anni da richiedenti con un’età massima di 86 anni.

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