L’alluce valgo è senza dubbio uno dei problemi più diffusi per quanto riguarda l’avampiede e può creare problemi sia di deambulazione che di postura.
Prima di scoprire come fare per risolvere questo problema è necessario spiegare per prima cosa di cosa si tratta quando si parla di alluce valgo: è unadi deformazione del primo dito del piede, che comporta una deviazione verso l’interno del primo osso metatarsale e verso l‘esterno del primo dito. Tutto questo può portare anche all’arrossamento e all’infiammazione del primo metatarso.
Le cause dell’insorgere di questo problema possono essere di varia natura. In primis, si tratta di una patologia che può essere trasmessa da un genitore. Solitamente sono le donne ad essere maggiormente colpite da questo problema a causa in principal modo delle calzature che si indossano, soprattutto le scarpe strette con il tacco.
Operazione per curare l’alluce valgo
Esistono due diversi trattamenti per cercare di curare questo problema. In primo luogo, si può effettuare un trattamento conservativo per cercare di limitare questo tipo di deformazione del piede. Si può dunque procedere semplicemente utilizzando scarpe comode e idonee oppure dei plantari correttivi. Un’altra soluzione è quella di usare dei cappucci in silicone in modo da tenere separate le dita, evitando così lo sfregamento dell’alluce contro la scarpa.
Nel caso in cui questi trattamenti conservativi non dovesse risolvere la situazione, allora sarà necessario un intervento chirurgico. Anche in questo caso sono due le possibilità in cui si può procedere.
Innanzitutto attraverso una tecnica percutanea mini invasiva, che ha come scopo quello di rimettere in asse l’articolazione deviata. In questo caso, il paziente riceverà un’anestesia locale e la deformità dell’avampiede verrà curata attraverso osteotomie, cioè delle sezioni ossee, in cui non verranno praticate delle incisioni ma dei piccoli forellini dove verranno inseriti gli strumenti chirurgici. L’intervento durerà all’incirca una ventina di minuti e verrà poi completato con un bendaggio che dovrà rimanere in posizione per almeno tre settimane.
Ma il tipo più comune di operazione per curare l’alluce valgo è l’osteotomia, che solitamente comporta il taglio e poi la rimozione di una parte di osso dell’alluce stesso. In questo caso, invece, il chirurgo procede con la rimozione del gonfiore osseo e poi prosegue con il riallineamento delle ossa verso l’interno dell’alluce. Sarà necessaria la fissazione delle ossa attraverso delle viti oppure mediante dei fili di metallo che poi verranno tolti dopo circa un mese.
Intervento Alluce Valgo: i tempi di convalescenza
Dopo che l’intervento viene portato a termine, il piede e la caviglia resteranno gonfi per almeno tre mesi o più (dove non sarà possibile nemmeno indossare scarpe normali, ma dovranno essere delle scarpe post-operatorie speciali). Almeno inizialmente è consigliabile tenere alzato il piede, in modo tale da ridurre il gonfiore.
Per poter tornare al lavoro si dovrà aspettare da uno a tre mesi nel caso in cui si dovesse rimanere in piedi per molte ore. Nel caso di un lavoro che prevede lo stare seduti, il ritorno può essere consentito anche prima. Sarà possibile tornare a guidare solo quando si potranno utilizzare i pedali della macchina senza che essi provochino dolore, solitamente già dopo un mese. Infine, si potrà tornare a svolgere una regolare attività sportiva dopo circa tre mesi.