Qualora si riscontrassero episodi di febbre in un neonato di 1 mese è bene non agitarsi e in prima istanza chiamare e seguire le indicazioni del proprio pediatra. Soltanto dopo (o eventualmente prima della comparsa del malore) sarà opportuno informarsi sul web e leggere un articolo come il presente riguardo ai sintomi, ai controlli e ad altre questioni in proposito.
Quali segnali e sintomi da tenere sotto controllo?
La febbre, da misurare in via esclusiva per via rettale, nei neonati, non è affatto indice di pericolosità nelle situazioni più comuni. Ciò malgrado, chiunque è consapevole che nei genitori con poca o nessuna esperienza ,essa arreca grosse preoccupazioni. Proprio per questo, andando per gradi, andremo di seguito a rispondere ai quesiti che più ci attanagliano.
In prima istanza, malgrado sia una questione abbastanza banale, è bene sapere che la febbre, quindi l’innalzamento della temperatura corporea, indica la risposta dell’organismo a un batterio o un virus. Anche nei casi più lievi, quando in aggiunta si riscontrassero nel neonato pallidezza e scarsa reattività agli stimoli esterni, è comunque opportuno consultare o recarsi presso il proprio pediatra.
Per quanto riguarda i segnali da controllare, in aggiunta alla detta pallidezza e reattività agli stimoli, è di primaria importanza lo stato dell’apparato respiratorio e le eventuali difficoltà respiratorie annesse. Si consiglia in questi casi di tenere il conto di quanti atti respiratori il neonato compie nel giro di un minuto, quantità che deve essere al di sotto dei 50 al minuto.
Come per i ragazzi e gli adulti febbricitanti, anche un neonato di un mese con la febbre può facilmente presentare episodi di vomito o di diarrea, correlati a una perdita di pesa e alla consueta inappetenza. Tali segnali, sono anch’essi degni di considerazione e da riferire al pediatra, così come quelli connessi a un possibile stato di disidratazione, verificabile controllando le mucose della bocca e degli occhi.
Come affrontare la febbre in un neonato di 1 mese? Consigli e suggerimenti
Anche in questo caso, è vivamente sconsigliato l’intervento autonomo da parte dei genitori. Al contrario, qualsiasi passo va compiuto seguendo i consigli del pediatra come già detto in varie occasioni in questa sede. Quest’ultimo, nei casi più comuni provvederà con il somministrare gli antipiretici, tipologia di farmaci adatti ad abbassare la febbre, prescritti tendenzialmente quando la temperatura supera i 38 gradi.
Nei casi meno gravi, cioè con temperature al di sotto dei 38 è comune suggerire di evitare gli antipiretici attendendo il decorso della febbre. L’annessa inappetenza è quanto di più normale accade in situazioni di questo tipo. Per favorire l’abbassamento della temperatura è consigliabile idratare per bene il neonato e tenerlo alla giusta temperatura in modo che non siano evidenti segnali di freddo o viceversa.
In ogni caso, per ulteriori informazioni, per la questione delle vaccinazioni connesse alla febbre (generalmente previste però dopo i 2 mesi di vita), per fugare eventuali dubbi e per ulteriori domande, il vostro pediatra è la figura su cui bisogna far fede e, semmai, approfondire la questione personalmente sul web se si posseggano le giuste competenze in materia.