Uno dei sintomi che accomuna la maggior parte delle future mamme è l’acne, ovvero la comparsa di brufoli. Durante la gravidanza infatti il corpo della donna è soggetto a sbalzi ormonali, causa di molteplici conseguenze: cambiamento repentino dell’umore, voglie improvvise e ripercussioni visibili sulla pelle, dovute anche a numerosi fattori di stress. I casi sono molteplici, non sono poche quelle che, grazie ai cambiamenti ormonali della gestazione, hanno una pelle luminosa senza alcuna impurità. È pur vero che, proprio i cambiamenti fisici come il maggior flusso ematico fino ai vasi periferici e la maggior secrezione di sebo, possano determinare la formazione di brufoli, proprio nel periodo dell’attesa. Le future mamme più esposte a questa seconda ipotesi, sono quelle donne che, durante il periodo dell’adolescenza, hanno sofferto di acne.
Cause dell’acne in gravidanza e rimedi naturali
Questo accade soprattutto durante i primi 5 mesi, i brufoli tendono a comparire prevalentemente sul viso e sulla schiena, cioè le zone dove il sebo è tendenzialmente più presente. La sostanza grassa va così a chiudere i pori della pelle avviando il processo di infiammazione su queste zone.
La gravidanza è un periodo di estrema cura per il proprio corpo, soggetto delicato ed esposto a diversi pericoli. La donna non può sottoporsi a cure mediche specifiche per la rimozione dei brufoli, né tanto meno può pensare di strizzarli o schiacciarli, perché rischierebbe di lasciare sul viso cicatrici indelebili. L’unica soluzione per farli sparire è ricorrere ai classici rimedi naturali. Per rimuovere il sebo dall’epidermide è possibile mischiare un cucchiaio di olio d’oliva con due di acqua tiepida e due grammi di bicarbonato. Questo composto va applicato sulla pelle subito dopo la detersione. Deve essere massaggiato con delicatezza e poi rimosso con acqua tiepida.
Dunque il primo fattore da prendere in considerazione è un’accurata pulizia del viso. È necessario utilizzare saponi e detergenti non aggressivi che rispettino il PH della pelle, preferibilmente biologici e che non contengano possibili parabeni, allergeni o nickel. Bisogna lavare il viso e le parti colpite dai brufoli sia al mattino che la sera con i prodotti idonei, in modo che i pori ostruiti possano nuovamente respirare. Si può ricorrere ad una pulizia del viso più profonda facendo dilatare i pori con il vapore dell’acqua calda e con bicarbonato, e utilizzando una saponetta a base di avena, reperibile in farmacia per seccare in modo equilibrato l’epidermide. In ogni caso è sempre bene rivolgersi ad un dermatologo.
Un secondo fattore è legato al trucco: I prodotti cosmetici devono essere di qualità. È importante che la pelle respiri e non venga aggredita da prodotti esterni. Il rischio sarebbe quello di vedersi aumentare l’infiammazione. Inoltre è opportuno evitarne l’eccesso, e rimuovere sempre il make up con struccante e tonico.
Il terzo fattore è sicuramente l’alimentazione. È preferibile evitare cibi grassi e fritti, insaccati o troppi farinacei. È importante bere almeno 1 litro e mezzo, 2 litri d’acqua al giorno e fare uso di tisane come quelle alla malva o ai mirtilli che sono ideali per le impurità della cute ed assolutamente innocue per il nascituro. Un utile consiglio è quello di assumere i fermenti lattici vivi, un buon apporto di vitamina C e di acido folico.
Dai brufoli in gravidanza si può capire se sarà maschio o femmina?
Secondo una leggenda popolare, la presenza di brufoli sulla pelle della futura mamma, è un chiaro indizio sul sesso che avrà il bambino. Si racconta infatti che se l’epidermide risulta luminosa e senza inestetismi, nel pancione ci sarà un bel maschietto. Al contrario se la pelle appare rovinata e acneica avremo una femminuccia. In realtà la presenza o meno di brufoli durante la gravidanza non è attinente con il sesso del bambino. La realtà è che ogni caso è a se, e ad oggi l’unico metodo efficace in grado di far luce sul sesso che avrà il bambino, è l’ecografia.