Il piede è una delle zone del corpo che più è soggetta a varie stimolazioni, e quindi anche a numerosi fastidi o disturbi: tuttavia bisogna capire con certezza a quale patologia corrisponde il dolore che sentiamo alla pianta del piede, che sia destro o sinistro, e soprattutto capire quali siano le cause scatenanti di tale fastidio, per cercarne anche i possibili rimedi. La diagnosi, infatti, può dipendere da molti fattori, per questo è innanzitutto importante localizzare bene la derivazione del dolore, se sia cioè vicino alle dita o sotto la pianta. Vediamo allora le eventuali spiegazioni e le cure consigliate per questo particolare tipo di dolore.
Dolore alla pianta del piede, destro e sinistro: i possibili rimedi
Dopo un’intensa giornata di lavoro è normale avvertire del fastidio ai piedi, sottoposti ad una lunga pressione per molte ore; ma che succede quando il dolore alla pianta del piede, che sia destro o sinistro, diventa troppo intenso? In questi casi è bene non sottovalutare i segnali che derivano dai nostri piedi e cercare di porre rimedio al più presto possibile, altrimenti il dolore non può fare altro che peggiorare. Il fastidio alla pianta del piede può essere provocato da diversi fattori, per questo bisogna capire quale di questi sia la causa del fastidio e intervenire; tuttavia molto spesso il dolore intenso è dovuto alla fascite plantare, un disturbo frequente causato da un’infiammazione della zona interessata dovuta ad un’eccessiva pressione sui legamenti, che può portare anche a difficoltà deambulatorie. Questo tipo di disturbo può essere causato da molti fattori, come per esempio l’indossare delle calzature particolarmente scomode per troppo tempo, oppure l’aver sottoposto il piede a ore troppo stressanti o, infine, nel caso di una gravidanza che sta per giungere al termine, quando il peso da sopportare da parte di gambe e piedi aumenta considerevolmente. Ma ne soffre soprattutto chi per conformazione fisica si ritrova con un piede “piatto” e quindi è costretto ad indossare delle scarpe adatte che aiutino anche la colonna vertebrale.
Generalmente questo tipo di fastidio interessa un piede solo, il destro o il sinistro, ma nei casi rari potrebbe colpire anche entrambi simultaneamente. Che fare, quindi, per alleviare il dolore? Innanzitutto prendetevi qualche ora di libertà e camminate scalzi, per casa o al parco: lasciate respirare il piede e non costringetelo a stare “rinchiuso” per troppe ore al giorno in scarpe strette e scomode. Nel caso in cui questo non vi sia possibile, allora comprate delle scarpe che vi diano la possibilità di inserire al loro interno un supporto o un plantare che faccia stare sollevata la pianta del piede, in modo da disperdere il dolore. Fatevi infine consigliare da qualche specialista, oltre a degli antinfiammatori, anche degli esercizi utili all’allungamento di gambe e piedi e dedicate almeno venti minuti al giorno alla cura dei vostri piedi, applicando, nei casi più dolorosi, del ghiaccio sulla parte interessata, che aiuta a diminuire l’infiammazione e dona sollievo in pochi minuti.
Dolore vicino alle dita o sotto la pianta del piede, ecco i rimedi
Abbiamo visto, quindi, i possibili rimedi nel caso in cui si avverta un dolore persistente sotto la pianta del piede; tuttavia i fastidi che interessano la zona del piede sono vari e cambiano a seconda della parte colpita. Un altro disturbo, infatti, che può colpire il piede è quello vicino alle dita, nella zona dell’avampiede. In questo caso, allora, è più probabile che si tratti del neuroma di Morton, un fastidio che colpisce i nervi del piede: anche qui le cause più comuni sono da ricondurre a scarpe strette, posizioni scomode e predisposizione genetica. Quali sarebbero, allora, i possibili rimedi da contrapporre in questo caso?
La zona del piede vicino alle dita interessata dal neuroma di Morton, può essere soggetta a diversi sintomi: bruciore, formicolio e intorpidimento, sia a riposo che durante il giorno. Nei casi meno gravi è consigliabile una terapia di tipo conservativo, con l’applicazione di plantari, iniezioni mirate di cortisone e alcune sedute di fisioterapia, non dimenticando che la prima precauzione da adottare è quella di dire addio, almeno per un certo periodo di tempo, a scarpe con il tacco o calzature troppo strette. Nei casi più gravi, invece, il medico potrebbe consigliare un intervento chirurgico, la neuroctomia, per rimuovere del tutto la parte del nervo interessato dal disturbo: tuttavia considerate che il piede lo usiamo per necessità tutti i giorni, e qualsiasi intervento che lo riguardi, anche poco invasivo come questo, richiede un decorso post operatorio piuttosto lungo, viste le sollecitazioni continue quando si cammina e la conseguente lenta rimarginazione dell’incisione.