Tatuaggio maori dell’amicizia: significato del simbolo maori sull’amicizia eterna e infinita, dove farlo

Pubblicato il 1 Mar 2018 - 10:23am di Lorenzo Antonelli

Nel corso degli ultimi anni anche in Italia sta prendendo sempre più piede la moda dei tatuaggi. Sono ormai tantissime le persone che quotidianamente scelgono di farsi iscrivere sulla propria pelle dei messaggi carichi dei più vari e personali significati, siano essi frasi in forma scritta oppure delle raffigurazioni sotto forma di immagini o simboli. Tra le molteplici tematiche che riguardano questa nuova moda ce n’è una davvero molto ricercata ed è la categoria dei tatuaggi sull’amicizia eterna ed infinita, in particolare quella che segue lo stile dei disegni maori. D’altronde l’arte di imprimere sulla pelle segni e simboli origina proprio dai tempi antichi, quando le comunità tribali primitive erano solite seguire dei ritualismi che prevedevano raffigurazioni realizzate sul corpo allo scopo di creare , per ogni individuo, un’identità carica di valori all’interno della società di cui erano parte integrante.

Il tatuaggio nella storia maori e le tecniche di realizzazione adottate

Nella nostra introduzione abbiamo accennato al fatto che l’arte del tatuaggio è una pratica molto attuale e vivente all’interno della società contemporanea. Ma per avere ben chiaro cosa significa farsi iscrivere sulla propria pelle dei segni pieni d’inchiostro occorre per prima cosa sapere e conoscere l’origine di quest’arte così bella e affascinante. Nella cultura delle popolazioni maori, ovvero le comunità primitive indigene della Polinesia, la pratica del tatuaggio ricopre un ruolo importantissimo all’interno di queste tribù e rappresenta ancora oggi un modo di distinguersi rispetto a chi è diverso. Data la complessa organizzazione gerarchica delle caste tribali maori, ogni tatuaggio era un simbolo identificativo non solo riconducibile a qualche esperienza personale o intima di un membro della comunità; la tradizione di farsi iscrivere messaggi codificati o immagini sulla pelle erano indicatori di fattori sociali come l’origine della stirpe, la professione esercitata e anche i vari gradi istituzionali raggiunti all’interno della comunità dal soggetto tatuato, una sorta di codice fiscale antico con cui ogni persona otteneva un determinato riconoscimento agli occhi degli altri.  Per sentirsi davvero partecipi del gruppo sociale in cui si vive i maori tendono a valorizzare anzitutto l’individualità del valore personale, una visione che porta a raccontare tra tutti i componenti della comunità esperienze singole ed uniche che pertanto, se raffigurate e mediate all’interno della tribù, divengono col tempo dei sentimenti e delle emozioni da condividere, simboli che creano un linguaggio capace di tramandarsi di generazione in generazione fino a scrivere davvero una storia incancellabile.

Uno dei valori fondamentali della cultura maori è dunque l’amicizia, un sentimento che per le comunità primitive polinesiane ha bisogno di essere raffigurato anche esternamente con disegni sulla pelle, non di essere tenuto soltanto all’interno dell’anima. Per quanto riguarda le tecniche di realizzazione, bisogna dire che i maori utilizzavano principalmente due metodi per incidere segni e simboli sulla propria pelle, in particolare sul viso. Il primo sistema prende il nome di “puhoro” e consisteva in una tecnica di realizzazione che prevedeva l’utilizzo di uno strumento a punta con il quale si faceva penetrare il pigmento all’interno del tessuto sottocutaneo. Il secondo modo con cui i maori facevano tatuaggi era definito col termine “moko whakairo” ed era un metodo davvero invasivo e doloroso. Questo sistema  si basava sull’incisione della pelle attraverso arnesi molto taglienti e affilati, se non addirittura scalpelli. Si scavavano ferite che solcavano la pelle e queste venivano poi colmate riversando del pigmento. Successivamente si doveva attendere la fine del processo di guarigione e le cicatrici evidenziavano in maniera chiara e visibile le forme del disegno impresso. Ovviamente i metodi primitivi utilizzati dai maori per realizzare segni sul corpo erano i sistemi tecnologici di tatuaggio più avanzati all’epoca, ben lontani da quelli in voga ai giorni d’oggi.

Tatuaggi simbolici e valore dell’amicizia per i maori

Ogni membro delle tribù maori porta i segni delle proprie esperienze di condivisione con i suoi simili e quelle che riguardano i rapporti d’amicizia sono tra le più importanti. Inoltre questo sentimento così nobile non è solamente riducibile, secondo la cultura maori, ad un vissuto estemporaneo delebile. Piuttosto l’amicizia è un valore talmente forte da durare in eterno, destinato a non scomparire con il passare del tempo e con i mutamenti interiori ed esteriori di ognuno. Ecco dunque che ritorna il discorso sull’importanza dei simboli per l’intera umanità, ma specialmente per quei gruppi sociali primitivi che basavano la propria sussistenza sullo spirito di collaborazione reciproca e sull’istinto di sopravvivenza. Un legame come quello dell’amicizia aveva un valore inestimabile per gli uomini delle tribù maori, ogni sfida da affrontare nel quotidiano significava restare sospesi sulla linea sottile tra il vivere e il morire. Soprattutto durante le battute di caccia o nelle faide contro avversari territoriali erano tantissime le occasioni in cui gli uomini maori non bastavano a se stessi ma avevano bisogno di contare su uno o più compagni leali e fedeli, per questo motivo si stringevano rapporti talvolta eterni e indissolubili tra chi condivideva il medesimo destino. Data la presenza di moltissimi simboli e segni che raccontavano le molteplici vicissitudini dei membri all’interno della comunità, i maori vedevano un’associazione di significato tra oggetti animati e inanimati del mondo circostante e le azioni da loro messe in atto nel grande sistema della natura.

Il valore dell’amicizia era rappresentato in particolare da un animale, il delfino, che oggi sappiamo essere molto simile alla nostra specie grazie agli studi scientifici ma che nei tempi antichi era conosciuto più che altro per l’imitazione e gli insegnamenti che i maori imparavano dal comportamento di questa specie animale. Il delfino non rappresenta infatti soltanto l’amicizia come valore intrinseco, piuttosto simboleggia anche sentimenti come l’armonia e la protezione. Questi ultimi aspetti contavano moltissimo per gli uomini primitivi in quanto il rapporto che essi avevano con la realtà della natura era basato proprio su una visione armonica e provvidenziale dell’esistenza. Dall’altro lato, il delfino era in aggiunta un esempio di animale che si impegnava ad essere protettivo nei confronti dei suoi affini e dei compagni. Ecco perché i maori ritenevano importante tatuarsi questo animale sulla pelle ed esporlo quindi agli occhi degli altri membri appartenenti alla loro tribù.

Posizionamento dei tatuaggi maori sulle zone del corpo

Se è vero che diverse tipologie di figure e simboli da tatuarsi corrispondono ognuno a particolari significati, anche le parti del corpo dove si decide di farsi iscrivere frasi o disegni sono determinanti per dare un senso specifico al messaggio che si vuole veicolare. Gli antichi maori ritenevano fondamentale operare la scelta corretta riguardo alla zona del corpo da incidere e tutto questo perché essi credevano in maniera decisa al collegamento che intercorre tra la materia e lo spirito. La suddivisone avveniva in linea generale tra due sfere principali, la parte superiore del corpo che i maori chiamavano Rangi (Cielo) e la parte inferiore che invece definivano col termine Papa (Terra). Questa selezione non era effettuata a caso e veniva considerata una rappresentazione delle categorie di spirito e materia, le quali partecipano e vicendevolmente completano la forma armonica universale.

Se si è ammiratori oppure affascinati dallo stile dei maori si deve conoscere con precisione non solo il significato del simbolo che si sceglie come tatuaggio ma serve anche essere coscienti del senso nascosto che ogni immagine rappresenta in relazione al posizionamento e alle energie spirituali e vitalistiche implicate nella realizzazione su una determinata parte del corpo. Un tatuaggio che miri a racchiudere il valore dell’amicizia eterna ed infinita trova la sua migliore collocazione tra il collo e l’ombelico, poiché sempre secondo la cultura maori questa zona è rappresentativa del ricongiungimento corporale e spirituale tra il Cielo e la Terra e quindi dell’armonia e della fedeltà universale.

Migliori negozi di tatuaggi tribali e maori in Italia

Sono molti ormai gli esercizi commerciali dediti all’arte del tatuaggio in Italia, soprattutto nei maggiori centri urbani della penisola. La moda di farsi disegnare sulla pelle frasi e raffigurazioni di ogni genere si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il Bel Paese, tanto che un’indagine condotta nel 2017 ha fatto registrare un dato incredibile: sono ben 7,7 i milioni di italiani che hanno almeno un tatuaggio sul proprio corpo, quasi il 10% della popolazione. Per chi vuole trovare un centro specializzato nel Nord, a Milano c’è il Wallace Tatoo che offre molte tipologie di tatuaggio tribale, dal maori al polinesiano classico. In Piemonte uno dei negozi di categoria più gettonati è il Tribal Tatoo Torino che si trova nella cittadina di Moncalieri, proprio nella periferia urbana del capoluogo piemontese. Scendendo al Centro Italia uno dei centri per tatuaggi più rinomati è il Tribal Tatoo Studio, presente a Roma in zona Cassia sin dal 1992.

Questo negozio ha un’ottima media di preferenze anche online, con 29 recensioni Google e un voto medio di 4,6 su 5. Spostandoci più a Sud e precisamente a Napoli troviamo invece il Little Star Tattoo, attivo dal 2005 e tra i migliori centri specializzati in tribali, con particolare attenzione all’offerta di svariate tipologie a livello di geometria e linee di tatuaggio. Tutte queste attività commerciali raggiungono un ottimo tasso di apprezzamento dagli utenti Google, specialmente per il servizio proposto e la pulizia dei locali, aspetto rilevante per il gradimento della clientela. D’altronde la valutazione della rete è determinante ai giorni d’oggi, soprattutto per tematiche legate alle nuove mode e tendenze.

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