Obbligo di fatturazione elettronica tra privati: normativa, da quando e per chi è in vigore

Pubblicato il 10 Apr 2018 - 1:06pm di Helodie Fazzalari

Arriva anche per i privati l’obbligo di fatturazione elettronica, detta B2B (Business to Business). Il 30 novembre 2018 è stata approvata in Senato la manovra finanziaria che dal 1 gennaio 2019 obbligherà tutti i privati a predisporre l’avvio della fattura elettronica nelle proprie aziende; in alcuni casi è previsto anche un anticipo dell’obbligo rispetto alla data indicata. La fattura elettronica non è altro che una fattura in formato digitale che risale alla legge finanziaria del 2008, con la quale l’UE invitava tutti gli stati membri a garantire una gestione elettronica del controllo fiscale e del sistema di fatturazione e ad introdurre a questo scopo un quadro tecnologico e normativo in grado di coordinare il tutto. Già a giugno 2014 la fattura elettronica è stata resa obbligatoria per tutti gli individui che posseggono una partita Iva e che hanno rapporti di carattere commerciale con la pubblica amministrazione (PA). In quest’occasione la Sogei e l’Agenzia delle Entrate hanno stabilito un sistema gratuito di interscambio (SDL), del quale possono usufruire sia le PA ma anche i professionisti, le imprese e le società, che funziona anche per la fatturazione elettronica B2B tra privati. Il sistema fornisce dei modelli standard (XML) attraverso i quali gli enti sopra citati possono emettere e ricevere le fatture elettroniche; SDL garantisce l’autenticità del documento grazie alla firma elettronica e la sua conservazione fino a dieci anni. Vediamo nei paragrafi successivi, in cosa consiste più nello specifico la fatturazione elettronica tra privati 2019, quali sono gli obbiettivi di questa normativa, da quando e per quali categorie entrerà in vigore.

Fatturazione elettronica tra privati: da quando e per chi è in vigore

L’obbligo della fatturazione elettronica tra privati rientra nella Legge di Bilancio 2018. Secondo quest’ultima:

-Dal 1 luglio 2018: La fattura elettronica sarà obbligatoria per la vendita di gasolio e benzina ad uso di carburate per autoveicoli e motoveicoli. Per contratti regolati con la pubblica amministrazione relativi a forniture o servizi, contratti per concessioni di lavori o per servizi di individui subcontraenti. Sempre dalla stessa data sarà obbligatorio memorizzare elettronicamente e trasmettere in modalità telematica i dati di chi ha effettuato le vendite di gasolio e benzina. Di conseguenza sarà abolita sempre dal 1 luglio la scheda carburante, in quanto la documentazione degli acquisti di benzina e gasolio da parte di individui in possesso di una partita Iva, verrà effettuata tramite la fattura elettronica. La scheda carburante resterà, invece, in vigore per acquisti che saranno effettuati tramite bancomat, prepagate o carte di credito all’esterno dell’attività commerciale.

-Dal dal 1° settembre 2018: Per la prima volta in Italia la fattura elettronica tra privati sarà obbligatoria per il tax free shopping. Questa è la conseguenza dell’articolo 4 bis del decreto 193/2016 riconvertito in legge 225/2016, che prevede che l’esercente effettui la fattura elettronica nei casi di vendite superiori a 155 euro, a viaggiatori che non sono cittadini europei. Questa nuova normativa è utile al fine di rendere digitale il visto doganale, in modo che possa essere posto sulla fattura tax free shopping e tramite questa il viaggiatore possa usufruire dello sgravio o del rimborso dell’Imposta sul Valore Aggiunto.

Come funziona la fatturazione elettronica B2B tra privati 2019

Parliamo di fatturazione elettronica B2B quando ad emetterla o a riceverla è come abbiamo detto un individuo provvisto di un numero di partita Iva, dunque un operatore economico. Al contrario, si parla di B2C (Business to Consumer) quando la fattura elettronica è emessa da una società, un’impresa o una ditta verso un privato.

In entrambi i casi, sia che si tratti di B2B o B2C ciò che serve per emettere una fattura elettronica è una piattaforma digitalizzata che per legge abbia le stesse caratteristiche della SDL di cui abbiamo parlato in precedenza. Questo significa che il professionista o l’impresa che vuole emettere una fattura elettronica dovrà effettuare l’accesso al servizio selezionando l’utenza di lavoro, creare la fattura in modalità elettronica e scegliere il formato in cui desidera emettere la fattura elettronica. A questo punto, in base all’opzione selezionata, avrete modo di: visionare la fattura più recente generata e archiviata, importare da formato XML la fattura o emetterne una nuova. La cosa che non può mancare è la firma digitale dell’impresa o del professionista sulla fattura, l’unica in grado si assicurare la marcatura temporale e che il documento risulti autentico. Non appena il file xml contenente una o più fatture sarà pronto, sarà possibile, attraverso il sistema di interscambio o qualsiasi software con le caratteristiche dell’SDL, inviare la fattura elettronica. In seguito il mittente dovrà attendere conferma che la fattura sia stata ricevuta utilizzando le piattaforme di Fisconline o Entratel o attraverso l’applicazione situata nell’area strumenti del sistema di interscambio.

Obbiettivi e vantaggi della fatturazione elettronica B2B tra privati

Il Governo Gentiloni insieme all‘Agenzia delle Entrate, con l’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica hanno voluto portare avanti diversi obiettivi: primo fra tutti il loro obiettivo è stato quello di limitare il fenomeno dell’evasione fiscale. Attraverso la fattura elettronica, infatti, si elimina la possibilità di registrazioni false che abbiano importi inferiori rispetto alla transazione effettivamente avvenuta, l’eventualità che vengano emesse fatture fasulle o che uno o più soggetti coinvolti possano non registrare la fattura. Il secondo obiettivo è quello di ottenere più dati e informazioni fiscali in modo che ai contribuenti vengano predisposti dei modelli con dati già compilati dall’Agenzia delle Entrate e quindi già attestati dalla stessa, come: le certificazioni uniche, le dichiarazioni annuali, il modello 770 ecc. Il terzo obiettivo è sicuramente quello che aumenti la semplificazione fiscale.

Ma, quali sono le agevolazioni derivanti dall’introduzione della fattura elettronica? Un primo vantaggio è sicuramente che le società di leasing possono essere esenti dal comunicare i dati dei contratti da esse stipulati, poi l’esenzione del modello Intrastat o ancora una riduzione a 4 anni della fase di accertamento invece di 5 anni come, invece, accadeva con la fattura in formato cartaceo. Un’altro vantaggio è il fatto che entro 3 mesi dalla trasmissione della dichiarazione è possibile ottenere i rimborsi Iva prioritari, l’esenzione dallo spesometro e anche gli acquisti effettuati da operatori di San Marino potranno essere esenti dall’essere comunicati. 

Altri vantaggi di tipo tecnico relativi all’introduzione della fatturazione elettronica B2B tra privati, riguardano il fatto che automatizzando la gestione complessiva dei documenti, i tempi si sono notevolmente ridotti e con loro anche i costi. Basti pensare che secondo quanto quantificato dalla Commissione Europea, il sistema elettronico permetterà di risparmiare fino a 10 euro per ogni fattura.

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