Londra è una delle città più importanti al Mondo ed oltre ad essere ogni anno meta di turisti e visitatori da ogni continente è soprattutto una metropoli dove si concentrano stili di vita e culture davvero differenti e variegate. Gli abitanti che compongono il tessuto sociale di Londra sono in costante aumento e la popolazione totale del capoluogo britannico, anche per i primi mesi del 2019, fa registrare dei censimenti che evidenziano una forte crescita riguardo al numero di abitanti attualmente iscritti nelle liste anagrafiche. Si parla di milioni di persone, molte delle quali sono residenti all’interno dei confini di Londra oppure transitano per la “City” in veste di turisti o semplici visitatori temporanei, causa necessità personali o impegni lavorativi che li portano a doversi recare di frequente nella metropoli inglese.
Popolazione Londra 2019: abitanti reali e numero residenti
Abbiamo introdotto il capoluogo britannico inserendolo a pieno diritto tra i centri urbani più conosciuti e rinomati di tutto il Mondo, ma bisogna innanzitutto partire da un dato che risulta essere già di per se molto rilevante: Londra è infatti la città più grande del Regno Unito, la più popolata d’Europa e registra attualmente 8.787.892 cittadini, con un estensione territoriale di 1.572,15 chilometri quadrati che si sviluppa al livello geografico lungo la valle del fiume Tamigi. In realtà l’area metropolitana che circoscrive il territorio del comune londinese è ben più ampia e ricomprende un numero di abitanti stimabile in circa 14 milioni di unità. Questa maggiore estensione territoriale e demografica di Londra rispetti alle restanti città inglesi è dovuta principalmente al fatto che la “City” ha un particolare statuto legislativo che prevede la figura del sindaco unitamente alla cosiddetta Assemblea di Londra e, a livello inferiore, le rappresentanze di ognuno dei 33 borghi ricompresi entro i confini del capoluogo britannico, una sorta di struttura con dei veri e propri municipi grandi all’incirca come centri urbani di provincia.
Il fatto che la metropoli inglese sia una delle mete turistiche più inseguite al Mondo per i visitatori provenienti da ogni parte del globo è sicuramente uno dei motivi fondamentali per cui la “City” fa registrare tali record di presenze, ma bisogna dire che nel 2018 Londra è soprattutto un concentrato di etnie e minoranze religiose protagoniste della vita quotidiana che anima il tessuto culturale e cittadino. Più che per il numero di persone che transitano temporaneamente per il capoluogo britannico, Londra fa registrare picchi elevati a livello di abitanti proprio per la moltitudine di gruppi sociali formatisi per via dei flussi migratori avvenuti negli ultimi decenni. D’altronde sono ben 33 i borghi presenti nell’area metropolitana della “City” ed ognuno di essi può essere tranquillamente essere considerato alla stregua di una rilevante città di provincia popolata da migliaia di abitanti, aspetto determinante che genera una costante crescita a livello demografico e, di anno in anno, un forte incremento della popolazione dovuto all’inurbamento e allo sviluppo delle aree periferiche.
Il numero degli abitanti reali e le etnie nei principali quartieri e distretti di Londra
Se per un certo verso la metropoli inglese è da considerarsi una delle più antiche città britanniche e perfino europee, dall’altra parte bisogna tenere conto dei grandi mutamenti socio-culturali che hanno investito Londra lungo lo scorrere dei secoli, fino a giungere ai giorni nostri e precisamente al 2018. Abbiamo visto precedentemente che l’area metropolitana in questione riporta un totale di 14 milioni di abitanti, suddivisi in ben 33 distretti, esattamente 32 borghi e quello più propriamente chiamato “Città di Londra” che è il più antico di tutti. Ma come sono redistribuiti gli abitanti della “City” se si prende in considerazione quella che è la strutturazione geo-demografica londinese, anche a livello religioso e culturale? Da quello che emerge grazie alle indagini di censimento più recenti, il 59,8% della popolazione residente nel capoluogo britannico appartiene al gruppo etnico di pelle bianca, il 6,6% è formato da indiani, il 2,7% rispettivamente da pakistani e bengalesi, l’1,5% da cinesi, l’1,3% da arabi e infine il 4,9% risulta essere originario di alcuni territori appartenenti all’Asia meridionale. Molto forte anche la presenza dei neri britannici che compongono il 15,6% degli abitanti totali nella metropoli d’oltremanica. Andando a snocciolare qualche numero ancora più rilevante, si può dire che Londra mantiene ancora nel 2018 una forte entità inglese con ben 5.230.155 di cittadini originari del Regno Unito, ma quello che più colpisce è la fetta di popolazione non britannica che si attesta su un valore superiore alle 3 milioni di unità e quindi rappresenta quasi il 40% degli abitanti totali che risiedono nella metropoli inglese. Passando poi al discorso relativo alle etnie più caratteristiche nei vari borghi londinesi, troviamo una forte presenza dei neri britannici soprattutto nei quartieri di Tottenham Hale, Harlesden e Peckham.
La concentrazione maggiore di cittadini che invece si dichiarano di origine asiatica si colloca nella cosiddetta “Chinatown”, una porzione territoriale collocata nell’area di Soho e delimitata da un triangolo ideale che attraverso Coventry Street, Shaftesbury Avenue e Charing Cross Road ne segna il confine. Tra i quartieri che possono annoverare una caratterizzazione più marcata da parte dei bianchi britannici troviamo Mayfair, Richmond, Chelsea e Notting Hill, che oltre a essere molto centrali sono anche i più ricchi di Londra. Infine una menzione che desta interesse la merita una zona che prende il nome di Dalston e che si trova nella parte Nord della città, ma a ridosso del centro storico della “City”. Questo quartiere, grazie alla sua collocazione strategica a metà tra la periferia e i quartieri ricchi del capoluogo britannico, è stato ambito per molti anni da tanti giovani grazie ai prezzi non troppo elevati delle case. Sebbene negli ultimi tempi il costo degli immobili a destinazione abitativa sia aumentato a Dalston, la concentrazione demografica della popolazione si distribuisce in maniera molto eterogenea in questa zona londinese. Continua anche nel 2018 la forte presenza di giovani europei, per lo più studenti di varie etnie fuori sede che vivono nella “City” per ragioni di studio, e allo stesso tempo resiste ancora una buona concentrazione di britannici che risulta essere il 40% della popolazione totale residente a Dalston. Come metropoli ad ampio raggio c’è da dire che Londra ha assunto comunque negli ultimi decenni caratteristiche ibride a livello demografico e per via della grande immigrazione può considerarsi, nel 2018, una vera città internazionale e cosmopolita.
Turisti e visitatori a Londra nel 2019
Dopo aver analizzato la parte relativa alla redistribuzione geo-demografica degli abitanti di Londra che possono considerarsi stanziali, andiamo ora a vedere i numeri che riguardano il transito di turisti e visitatori nella metropoli d’oltremanica. Partiamo subito da una premessa fondamentale che ci aiuterà a capire meglio la portata del fenomeno: il capoluogo britannico viene servito da 7 compagnie ferroviarie per trasporto sotterraneo o in superficie e soprattutto da ben 6 aeroporti, di cui il principale è quello che prende il nome di Heatrow dall’omonima zona situata ad Ovest della città. Londra è uno snodo principale a livello mondiale dal punto vista delle istituzioni, della cultura e del commercio che la rende una meta ricercata ogni giorno da milioni di persone provenienti da ogni parte del globo. Nonostante la Brexit, ovvero il referendum con cui i cittadini britannici hanno scelto di uscire dall’Unione Europea nel giugno 2016, il turismo non ha certo segnato il passo e tra il 2017 e l’inizio del 2018 Londra fa registrare un transito di visitatori che si attesta su numeri da capogiro, ben 19,06 milioni di persone e soprattutto una previsione di crescita pari al 4/5% per l’anno in corso. Dati incredibili se rapportati a livello mondiale con altre metropoli sparse nei vari continenti, tanto che il capoluogo britannico è in assoluto secondo soltanto a Bangkok come numero di turisti totali secondo le stime aggiornate ai primi mesi del 2018. Ma allora viene spontaneamente da chiedersi: come mai Londra attrae una quantità così elevata di persone da fuori, prima in Europa e in tutto l’Occidente? I motivi sono molteplici ma ne esistono alcuni certamente fondamentali che ci aiutano a comprendere il successo della “City” agli occhi del Mondo.
La prima ragione è di carattere economico, poiché nonostante il capoluogo britannico sia una metropoli ricca offre al contempo l’opportunità per i visitatori di usufruire in forma gratuita di attrazioni come il National History Museum e il Big Ben. Parallelamente a queste agevolazioni, Londra è servita da mezzi di trasporto pubblico non troppo costosi e soprattutto efficienti, studiati a livello urbanistico per smaltire il traffico e far defluire il maggior numero di persone possibile da una parte all’altra della città. Ottima anche per un viaggio programmato con bambini al seguito, dal momento che per gli under 11 bus e metro sono gratis e fino a 15 anni si applicano tariffe speciali, la “City” è costosa per la moda ma non per il cibo. Ci sono dei luoghi infatti come il Camden Market dove è possibile degustare prelibatezze etniche da tutto il Mondo senza spendere cifre esorbitanti. Infine un’altro aspetto all’apparenza di secondo ordine ma che invece riveste un ruolo importante è la vicinanza di Londra a posti limitrofi molto indicati per effettuare escursioni o gite fuori porta. Sebbene il capoluogo britannico sia un gigantesco agglomerato urbano industrializzato da almeno tre secoli, l’hinterland ha conservato una sua ruralità intatta che circonda l’area metropolitana con un grande polmone verde. In alcune zone periferiche come Bath ed Oxford le famiglie o chiunque lo desideri ha l’opportunità di rilassarsi in pace e tranquillità lontano dal caos del centro città.
Interesante informazione. Grazie
Sono cittadina italiana, dovrei andare a Londra a trovare una cara amica
Vorrei sapere quanto tempo potrei rimanere li. Grazie ancora