Il mondo nel quale stiamo per entrare non è quello rassicurante dei classici giochi da tavolo come il Monopoly, gli scacchi o la dama. E neppure quello altrettanto conosciuto dei più famosi giochi di carte come il blackjack, il poker o la briscola. Va da sé che non possiamo neppure agganciarci ai più affascinanti giochi di ruolo che contano milioni di appassionati in giro per il mondo. Perché quelli che vi proponiamo oggi sono i giochi più famosi inventati da scrittori, sceneggiatori e sognatori che hanno saputo dare vita ad avventure ludiche degne delle saghe che li hanno ispirati.
Giochi da tavolo
Nella libera città di Volantis ha preso piede da un po’ di tempo un nuovo gioco. Si chiama cyvasse e il suo ideatore è lo scrittore George R.R. Martin che con le sue Cronache del ghiaccio e del fuoco ha dato avvio a una saga amata da milioni di fan e a un successo mondiale. Lo si gioca in due con un totale di dieci pezzi per ciascun giocatore. La caratteristica più singolare di questo gioco da tavolo che ha evidenti affinità con gli scacchi è che all’inizio della partita viene posto tra i due avversari un divisorio. Questo permette ai giocatori di posizionare i pezzi sulla scacchiera secondo la strategia che preferiscono. Scopo del cyvasse è quello di mangiare tutte le pedine dell’avversario.
Più avventuroso del cyvasse e più movimentato degli scacchi tradizionali è il Secret Agent Laser Obstacle Chess della serie tv Big Bang Theory. Un incrocio tra un gioco di ruolo, un survival game e i più rassicuranti giochi da tavolo. Prima di ogni mossa il Secret Agent prevede per il giocatore di turno l’attraversamento di una serie di pericolosi percorsi casalinghi fatti da laser luminosi e solo una volta superati questi ostacoli può effettuare la sua mossa. Se non ci riesce passa il turno.
Giochi di carte
L’intramontabile briscola, certo, o il più celebre poker, ma questi sono giochi di carte ormai antichi se paragonati al pazaak giocato nell’universo cinematografico di Star Wars fin dai tempi della Vecchia Repubblica. Le regole sono molto semplici. Ogni giocatore deve raggiungere il punteggio più vicino a venti senza superarlo. Il pazaak si gioca con un mazzo principale di dieci carte più un altro secondario di quattro carte numerate da +6 a -6.
E visto che l’universo di Star Wars non finisce mai di stupire troviamo pure il successore di questo gioco che progressivamente prenderà il posto del più tradizionale paazak. Stiamo parlando del sabacc e in particolare della versione classica del sabacc conosciuto anche con il nome di Corellian Gambit. Delle 76 carte del gioco, 60 sono divise in semi, mentre le restanti 16 rappresentano della carte speciali. Scopo del sabacc è quello di ottenere il punteggio più vicino a 23. E la cosa buffa è che nel caso otteniamo un 23 pieno bisogna rigorosamente urlare sabacc!
E gli altri giochi?
Di certo la parte del leone in fatto di giochi inventati nella letteratura o nel cinema la fanno quelli di carte o da tavolo dove molti si sono sbizzarriti nel creare varianti quanto più singolari e innovative dei giochi classici. C’è però tutta una categoria di giochi che potremmo definire sportivi e che per semplici motivi tecnologici, magici o etici non sono stati ancora inventati.
Un esempio sicuramente abusato, ma di indubbio effetto, è rappresentato dal Quidditch praticato a Hogwarts e ampiamente raccontato sia nella saga di J. K. Rowling (Harry Potter) che nel suo adattamento cinematografico. Dai mitici anni ‘80, così ricchi di film di fantascienza ci arriva il gioco arcade Star Fighter. Molto più di un videogame visto che il protagonista che riesce a battere il record nel gioco viene reclutato da una razza aliena per diventare un pilota di astronavi. Il videogame era infatti un espediente per testare le capacità strategiche dei futuri piloti.
Più di recente abbiamo potuto vedere sul grande schermo un gioco che è riuscito ad appassionare miliardi di individui nel futuro dispotico creato da Steven Spielberg. OASIS è il mondo virtuale e il gioco in cui il protagonista dovrà battere gli avversari per impedire che il suo mondo finisca nelle mani del cattivo di turno. Fantascienza? Neppure troppo visto che i nuovi sviluppi nel campo della realtà virtuale potrebbero presto permetterci di accedere a simulazioni realistiche tanto quanto OASIS.
Per le scope a reazione di Harry Potter dovremo aspettare ancora un po’. Peccato!