Nell’articolo di oggi vedremo i prestiti INPDAP 2019. Cercheremo di capire come ottenerli, guarderemo le tabelle aggiornate, i calcoli delle rate dei prestiti personali e vi mostreremo come fare ipreventivi e le simulazioni varie. Se volete scoprire di più sui prestiti INPDAP 2019, leggete attentamente questo articolo in modo da non perdervi nulla.
Cosa sono i prestiti INPDAP 2019 e come ottenerli
È bene chiarire prima di tutto di cosa si tratta quando parliamo di INPDAP. Dal 2012 questa sigla infatti definisce i prestiti INPS Gestione Dipendenti Pubblici, che offre per l’appunto a lavoratori pubblici, pensionati pubblici e famiglie, l’opportunità di ottenere alcuni tipi di prestito a tassi migliori.
Esistono due tipi di prestito INPDAP 2019. I primi sono quelli che vengono erogati direttamente dagli enti previdenziali, mentre i secondi sono invece erogati da società finanziarie e banche che hanno una particolare convenzione con l’INPS e l’INPDAP.
Questi ultimi vengono finanziati tramite il così detto Fondo Credito, un fondo alimentato da lavoratori e pensionati pubblici, tramite i loro contributi. Quindi la possibilità di ricevere questi prestiti dipende anche dalla disponibilità del Fondo Credito. Questi prestiti possono quindi essere richiesti da lavoratori e pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS, dipendenti e pensionati pubblici, gli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale, e i dipendenti del Gruppo Poste Italiane.
È bene inoltre sapere che sono diverse le banche e gli istituti finanziari convenzionati con l’INPS e l’INPDAP che rilasciano quindi questo tipo di prestiti. Prima tra tutte vi è la Pitagora, fondata a Torino e specializzata soprattutto nella cessione del quinto. Vi è poi la IBL Banca, che offre diverse soluzioni per prestiti di dipendenti e pensionati. La Sigla Credit, una banca molto giovane, fondata nel 2005, ma in grado di aiutare dipendenti pubblici e pensionati a gestire i propri risparmi. Ed infine la Findomestic, la più conosciuta quando si parla di prestiti INPDAP, in quanto offre soluzioni ai dipendenti pubblici da circa 25 anni.
Tramite questo servizio INPDAP è possibile scegliere il tipo di prestito migliore alle proprie esigenze. In questo modo pensionati e dipendenti potranno gestire al meglio l’importo da restituire inerente al prestito. Per potervi agevolare nella scelta, e rendere tutto più chiaro, all’interno del paragrafo successivo vi mostreremo differenti simulazioni di prestito che vi aiuteranno a capire meglio.
Calcolo rata prestiti personali INPDAP 2019: preventivo e simulazione
Abbiamo quindi visto quanto possano sembrare complicati i prestiti INPDAP 2019. In realtà non è niente di troppo complicato se spiegato nel modo giusto. Per poter scoprire una simulazione del vostro preventivo di prestito non dovete far altro che andare sul sito dell’Inps e seguire passo per passo le nostre istruzioni.
Ora vedremo insieme tre simulazioni di preventivi, in modo che possiate vedere le rate mensili personali per il prestito INPDAP che vorrete stipulare.
Il primo esempio che vediamo è quello relativo ad un prestito a dipendenti pubblici. Il servizio di simulazione si basa ovviamente su alcuni dati per poter calcolare in modo preciso il vostro prestito e la rata mensile da restituire. Questi dati sono relativi all’importo massimo e minimo del prestito che potete richiedere, allo stipendio netto, e alla vostra data di nascita. Una volta inseriti questi dati, un preventivo simulato vi viene mostrato. Oltre a questi dati, potete anche inserire una ipotetica data mensile, che vi possa essere più comoda. In questo modo potrete visualizzare le diverse proposte finanziarie secondo le vostre esigenze.
In caso vogliate definire un importo, è possibile farlo inserendo per l’appunto l’importo specifico che avete intenzione di richiedere. Una volta fatto questo vi verranno mostrate le diverse possibilità di prestito e la durata del credito. Esistono sostanzialmente tre tipi di prestiti concessi dalla INPDAP, che sono i piccoli prestiti, i prestiti pluriennali diretti e quelli garantiti.
Prestiti INPDAP: calcolo rata 2019
Come abbiamo detto, esistono tre tipi di prestiti INPDAP. I piccoli prestiti solitamente vengono erogati in modo da poter avere una soluzione di credito che prevenga o risolva imprevisti e urgenze. In questo tipo di prestito, il rimborso è conteggiato da un minimo di un anno ad un massimo di quattro. Per richiedere questo tipo di prestito non viene richiesta documentazione di spesa, e le somme di rimborso vengono conteggiate in base agli anni di finanziamento, e naturalmente in base al profilo della persona che richiede il prestito.
Il prestito minimo che può essere richiesto equivale ad un mese netto di stipendio o pensione di chi lo richiede, mentre la somma massima che può essere richiesta corrisponde ad un massimo di otto mensilità di stipendio o pensione, per persone che non hanno altri debiti, o cessione del quinto già attive.
Il tasso annuo che viene applicato a questo prestito, ovvero i piccoli prestiti INPDAP è più agevole rispetto ai tassi di mercato. Infatti, il tasso di interesse nominale annuo è del 4,25%, con spese di amministrazione dello 0,50%. Viene inoltre applicata un’aliquota che è relativa alle spese di amministrazione e al fondo rischi.
Questo specifico prestito può essere restituito in diverse soluzioni. Il piccolo prestito può avere una durata di 12, 24, 36, o 48 rate mensili.
Naturalmente il piccolo prestito INPDAP non può essere richiesto da tutti. Nel 2019, possono richiedere questo prestito i lavoratori dipendenti iscritti a Gestione Dipendenti Pubblici INPS, i lavoratori dipendenti che aderiscono al Fondo Credito, i pensionati INPS e iscritti ad altri enti che siano però iscritti al Fondo Credito, e i pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici INPS.
Per quanto riguarda i prestiti INPDAP pluriennali diretti, si ha un accesso al prestito per ragioni di necessità familiari o personali, che devono risultare però documentate. Esistono due tipi di durate per il rimborso del prestito, che sono di cinque o di dieci anni con rate mensili da 60 a 120.
Possono richiedere questo tipo di prestito coloro che sono iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e che abbiano maturato almeno quattro anni di servizio. Solitamente questo tipo di prestito viene concesso a chi ha un contratto indeterminato. In caso abbiate invece un contratto determinato, dovete essere assunti da almeno tre anni, e dovete restituire il prestito entro e non oltre la scadenza del vostro contratto.
Rimangono quindi i prestiti INPDAP pluriennali garantiti. Questo tipo di prestito viene erogato a fronte di diversi rischi, quali decesso dell’iscritto alla Gestione dipendenti pubblici, prima che venga estinta la cessione, o cessazione dal servizio senza pensione o ancora una riduzione dello stipendio del cedente. Come potete capire, questo tipo di prestito viene concesso solo in alcuni casi particolari.
Questo tipo di prestito, come quello precedente, può essere restituito in cinque o in dieci anni. A differenza di prima, però, chi richiede il prestito deve lavorare da almeno quattro anni.
Non sono necessari documenti di spesa, ma è obbligatorio allegare alla domanda una certificazione medica di sana costituzione. Per quanto riguarda i tassi di interesse, non è possibile dare una stima, anche approssimativa, in quanto è un prestito che si basa su accordi tra le banche e società finanziarie. In ogni caso, secondo le indicazioni che vengono riportare dall’INPS, l’importo lordo va sempre considerato in base agli interessi e alle spese degli istituti di credito, allo 0,50% per le spese dell’amministrazione INPS, e infine, al premio per il rischio di insolvenza. Questo infatti corrisponde all’1,5% quando si richiede un prestito quinquennale, e al 3% quando il prestito richiesto è di dieci anni.
Tabelle Prestito Inpdap 2019: i tassi di interesse aggiornati
Come ogni anno, anche le tabelle dei tassi di interesse INPDAP vengono aggiornate sulla base dei tassi globali medi applicati dalle banche e dagli altri istituti finanziari.
Vediamo insieme in che modo.
Per i piccoli prestiti INPDAP 2019, che arrivano a quota 5 mila euro, i tassi soglia sono di 9,09% per i pensionati con un massimo di 59 anni. 10,69%, è invece il tasso per i pensionati con un’età compresa tra i 60 e i 69 anni. Mentre per i pensionati tra i 70 e i 79 anni il tasso è di 13,29%. I tassi medi che sono stati registrati per i prestiti INPS e INPDAP, fino a 5 mila euro, sono di 12,20% mentre il tasso soglia di usura è intorno al 19,25%.
Per quanto riguarda i prestiti che vanno oltre la quota di 5 mila euro, il tasso soglia naturalmente cambia. Per i pensionati fino a 59 anni, il tasso è di 8,71%. Per coloro che hanno un’età compresa tra i 60 e i 69 anni, il tasso soglia è di 10,31%. Infine, per i pensionati che hanno dai 70 ai 79 anni, il tasso è di 12,91%. I tassi medi per queste quote sono al 10,99%, mentre il tasso soglia di usura oltre i 5 mila euro di prestito è intorno al 17,73%.
Nel caso chi richiede il prestito INPDAP salti il pagamento di una rata, come succede per ogni altro prestito, chi ha richiesto il prestito viene iscritto alla Centrale dei Rischi, all’interno del Registro dei Protestati. Questo implica che il nome del suddetto rimanga all’interno di questo registro per cinque anni, a meno che non ripaghi immediatamente la rata saltata. Nel caso in cui, il debitore, ripaghi la rata che ha saltato entro dodici mesi, la cancellazione dal registro non avverrà immediatamente, ma sarà inserita una nota accanto al nome. In caso invece, il debitore non restituisca la rata mancante, verrà istituito il pignoramento dei beni, come per ogni altro debito.
Prestiti INPDAP 2019: le sette tipologie
Abbiamo quindi visto tute quello che c’è da sapere sui nuovi prestiti dell’INPS e della INPDAP di questo 2019. Vediamo quindi quali sono le sette tipologie di questi prestiti e a chi sono dedicati. Cerchiamo di fare un ultimo resoconto dei prestiti INPDAP in modo da fare chiarezza su tutto quello che abbiamo visto fin ora.
Il primo è il piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici. Come abbiamo visto è pensato per i dipendenti e i pensionati pubblici che sono iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, meglio conosciuto come Fondo Credito. Come abbiamo già spiegato questo prestito viene concesso con piccole somme di denaro, che vengono rimborsate attraverso trattenute da stipendi o pensioni.
Il secondo è il piccolo prestito gestione magistrale, che a differenza del primo, si rivolge ai lavoratori che sono iscritti alla gestione magistrale. In questo caso quindi, non potrà essere concesso un prestito maggiore di due mensilità di stipendio. Un prestito molto piccolo, per l’appunto come viene definito.
Il terzo è il piccolo prestito gestione fondi Gruppo Poste Italiane. Come si evince dal nome, questo tipo di prestito viene concesso solo ed esclusivamente ai dipendenti di Poste Italiane, e ai gruppi ad esso collegato. Questo tipo di prestito INPDAP può essere restituito in diverse forme: annuale, biennale, triennale o quadriennale.
Il quarto prestito che vediamo è quello pluriennale gestione dipendenti pubblici. Questo tipo di prestito si rivolge a lavoratori e pensionati che sono iscritti al Fondo Credito. È un prestito particolare, perché viene emesso solo in alcune situazioni specifiche. Questo tipo di prestito infatti fa fronte a necessità di tipo personale o familiare, che possano essere però attestate. È un prestito che deve essere restituito con rate costanti, attraverso cessazione del quinto o trattenuta dello stipendio.
Vi è poi il prestito pluriennale gestione fondi Gruppo Poste Italiane. Questo è un mix degli ultimi due tipi. Quindi vengono concessi solo ai dipendenti delle Poste Italiane, e ai suoi affiliati e devono essere restituiti mensilmente, tramite cessazione del quinto o trattenuta dello stipendio. Possono essere quinquennali o decennali, a seconda delle esigenze.
Ci avviciniamo alla fine con i prestiti pluriennali garantiti Gestione Dipendenti Pubblici. Questo tipo di prestito è concesso ai lavoratori iscritti all’INPDAP, e viene emesso da banche o istituti finanziari che sono accreditati all’INPS.
Infine, l’ultimo prestito che viene concesso è quello ai pensionati. Questo tipo di prestito viene concesso a tutti i pensionati, ed equivale ad un prestito concesso da banche e istituti finanziari che sono accreditati all’INPS. Questo prestito deve essere però rimborsato tramite cessione del quinto della pensione, ciò significa che le rate devono essere obbligatoriamente mensili.