Questo articolo è destinato a tutti coloro che desiderano intraprendere una carriera nell’ambito della psicologia o psicoterapia, che sia essa in qualità di psicologo del lavoro o psicoterapista, affinché possano conoscere intorno a quale cifra si aggira l’introito di uno stipendio medio di uno psicologo del lavoro e di uno psicoterapeuta.
Stipendio dello Psicologo del lavoro: quanto guadagna?
Quando si parla di psicologia molto spesso le persone si trovano di fronte ad un turbinio di termini e idee che le manda in confusione: esistono, ad esempio, numerosi generi di professione legati alla psicologia, ma non tutti lo sanno. Uno di questi rami è rappresentato dalla psicologia del lavoro, studiata come disciplina all’università e da non troppo tempo protagonista di un intero corso di studi di laurea magistrale, “Psicologia del lavoro e delle organizzazioni”. In cosa consiste, però, realmente il mestiere di psicologo del lavoro e quanto guadagna?
Lo psicologo del lavoro è spesso chiamato a operare nelle medie e grandi aziende specialmente nell’ambito delle relazioni: non solo è la persona più indicata a valutare le competenze di chi si presenta ai colloqui di lavoro, ma anche il potenziale futuro dei futuri neoassunti e, eventualmente, sarà scelto anche per tenere corsi di formazione su sicurezza, prevenzione e organizzazione, ma persino sui diritti degli impiegati e i doveri dei vertici dell’azienda. Risulta essere, insomma, l’anello di congiunzione fra i lavoratori e i loro principali, un piccolo sorvegliante della giustizia interna dell’azienda. Agisce per lo più in due aree, infatti, oltre ad essere uno dei pilastri dell’ ufficio assunzioni e pubbliche relazioni e della formazione, spesso contribuisce alle risorse marketing dell’impresa. Per ottenere un ruolo lavorativo di questo genere, terminato il percorso universitario, sarà necessario svolgere un tirocinio specialistico e un Esame di Stato che abiliterà il candidato ad entrare nell’Albo degli Psicologi. Proprio da quest’ ultimo, per la precisione dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, è stato stilato un tariffario preciso che permetterà sia agli psicologi impiegati che a dirigenti, di conoscere le cifre di denaro di ogni stipendio che prevenga esso da mansioni effettuate come psicologo del lavoro, in questo caso, ma anche da qualsiasi altro compito lecito di uno psicologo o di uno psicoterapeuta: nel listino è, inoltre, possibile trovare i costi di consulenze, diagnosi, lavoro in clinica, affini alla psicologia giuridica, dell’educazione e dell’orientamento, della comunità, della salute e dello sport, ad esempio. Nel cifrario sono elencati i prezzi per ogni mansione: quando si tratta di trovare, intervistare e analizzare in ultima istanza un candidato per un posto di lavoro si parte da un minimo di 55 euro a un massimo di 230 che aumenta se si tratta di vera e propria Assessment Center. Stavolta da un minimo di 270 euro si possono raggiungere persino i 930 euro a candidato, mentre per quanto riguarda le mansioni prettamente aziendali, sebbene la cifra si aggiri intorno ai 20000 fino ai 25000 euro annui all’inizio e a toccare addirittura i 60000 per gli psicologi già affermati, lo stipendio dipende in toto dagli accordi presi da entrambe le parti sia per i corsi di formazione che per le consulenze di comunicazione e marketing.
Quanto guadagna lo psicoterapeuta?
Spesso si fa di tutta l’erba un fascio, ma cosa distingue uno psicologo da uno psicoterapeuta? Quest’ultimo dopo la laurea, in Psicologia o anche in Medicina e Chirurgia, ha intrapreso un nuovo percorso di studi almeno quadriennale di formazione sia teorica che pratica generalmente all’interno di una Scuola di Specializzazione di Psicoterapia, che culminerà con l’iscrizione all’Elenco degli Psicoterapeuti, una lista particolare sotto l’Ordine dei Medici o degli Psicologi a seconda della laurea di partenza. Il suo ruolo è quello di lavorare con il proprio paziente aiutandolo a esprimere e manifestare i sintomi della sua sofferenza, curare e trattare il malessere della psiche che può derivare da un fattore legato alla mente, alle emozioni o comportamentale e pertanto il suo obiettivo è il cambiamento dell’approccio comportamentale, cognitivo, relazionale e emotivo del suo paziente nei confronti della sua vita e di quella delle persone che lo circondano. Durante la seduta di psicoterapia, il dottore affronta il malessere mentale del proprio paziente, sia esso legato a un fattore più superficiale che a vere e proprie patologie mentali: nei casi più gravi legati al secondo caso enumerato, sarebbe deontologicamente corretto invitare il proprio paziente da uno specialista che maggiormente, soprattutto nel caso in cui si è in possesso della sola laurea in Psicologia, può occuparsi del caso, con maggiore probabilità di riuscita nella guarigione.
Lo psicoterapeuta, inoltre, non necessariamente ha la facoltà di prescrivere farmaci: un’azione del genere è permessa solo e soltanto ai dottori di Medicina e Chirurgia, pertanto i dottori in Psicologia non potranno farlo. Allo stesso modo gli psicoterapeuti laureati in Medicina e Chirurgia non potranno fornire trattamenti strettamente legati alla Psicologia, come l’uso di test come approccio alla terapia, il metodo di cura esclusivamente legato alla psicologia o il colloquio psicologico.
Veniamo adesso al punto che ci interessa maggiormente: lo stipendio di uno psicoterapeuta. Per seduta di psicoterapia individuale, stando al tariffario, si parte da un minimo di 40 euro fino ad arrivare ad un massimo di 140 euro che diventano, in caso di appuntamento di coppia o familiare, un minimo di 55 euro e un massimo di 185 euro. Diverso prezzo, invece, è quello che richiede una terapia di gruppo: per colloquio, il quale non deve superare un numero massimo di 12 partecipanti a seduta, il prezzo varia nuovamente partendo da una base di 20 euro a persona per ogni appuntamento fino a un massimo di 70 euro nelle stese condizioni.