Per fare richiesta di un mutuo sono necessari dei documenti di vario genere, sia per avanzare domanda sulla prima casa, sia per la surroga o la ristrutturazione dell’immobile stesso. Andiamo quindi a vedere cosa bisogna assolutamente presentare a livello di documentazione quando ci si reca presso un istituto di credito con l’intenzione di trovare un mutuo adatto alle proprie esigenze, con la certezza di ottenerlo senza problemi.
Tutti i documenti necessari per ottenere un mutuo
Quando ci si rivolge ad un istituto di credito con lo scopo di effettuare un’operazione economica rilevante, è bene tenere a mente che ci sono alcune condizioni imprescindibili da rispettare all’atto della presentazione delle varie domande. Questo è anche e soprattutto il caso di una richiesta che preveda l’erogazione di un mutuo in favore di terzi, situazione finanziaria in cui sono coinvolte cifre di denaro cospicue. Chiunque abbia intenzione di avviare tale operazione economica in accordo con una banca deve quindi muoversi per tempo e valutare con attenzione la lista dei documenti necessari ad ottenere il mutuo. Innanzitutto bisogna assolutamente presentare i vari dati relativi alla scheda anagrafica come la carta d’identità e il codice fiscale; inoltre serve un certificato contestuale che attesti la residenza e lo stato di famiglia, mentre per tutti i cittadini extracomunitari si rende obbligatoria la documentazione, in forma cartacea o digitale, che dimostri il possesso del regolare permesso di soggiorno. Per quanto riguarda i casi più specifici inerenti lo stato di famiglia, ogni istituto di credito solitamente pretende anche certificati aggiuntivi, come l’eventuale omologa di separazione o divorzio e un estratto relativo all’atto di matrimonio. Ovviamente quest’ultima serie di documenti è necessaria soltanto per le situazioni particolari sopra descritte, dal momento che si parla di una condizione personale in cui ci sono procedimenti pendenti in sede giudiziaria a carico del richiedente. Sebbene non si tratti di casi che riguardano fatti di grave entità, la banca vuole comunque tutelarsi per avere tutte le garanzie e prevenire future condizioni d’insolvenza da parte del debitore. Oltre alla parte relativa ai documenti anagrafici, c’è poi tutto il discorso inerente i certificati che attestano la situazione economica del richiedente, aspetto fondamentale nell’ambito del procedimento burocratico finalizzato all’erogazione di mutuo. D’altronde l’argomento economico rimane pur sempre dominante in questi casi, ma non bisogna comunque trascurare l’aspetto legale della vicenda che resta un requisito basilare se lo scopo è quello di convincere una banca a concedere un mutuo.
Chiunque voglia ottenerlo è tenuto dunque a presentare anche il certificato reddituale riportante la propria situazione economica al momento della domanda. Da questo punto di vista non sono pochi i documenti che il richiedente deve esibire all’atto della stipula. Molti istituti di credito pretendono le ultime due buste paga mensili, qualora la condizione professionale di chi avanza la domanda per il mutuo sia quella di lavoratore dipendenti; nel caso invece degli autonomi, essi sono tenuti ad esibire la dichiarazione reddituale in riferimento agli ultimi due modelli unici (CUD) con i guadagni complessivi provenienti dalla libera professione. In aggiunta alle suddette certificazioni, quasi tutte le banche disposte ad erogare un mutuo per prima casa, surroga o ristrutturazione tendono a richiedere l’ultimo estratto del conto corrente intestato al soggetto proponente. Solitamente tale passaggio è abbastanza immediato e agevole, dato che molti cittadini si rivolgono all’istituto finanziario di fiducia nel momento in cui desiderano accendere un mutuo e quindi basta una rapida verifica interna. Ma nel caso le banche in questione siano diverse, il richiedente deve procurarsi un documento che attesti il saldo più recente del proprio conto e allegarlo al resto dei certificati già citati. A completamento dei requisiti necessari per ottenere un mutuo ci sono poi tutti i documenti relativi alla casa, come la proposta ufficiale d’acquisto o il preliminare e l’atto di provenienza ovvero il rogito del venditore. Tali certificati devono essere accompagnati sia dalla planimetria catastale che dalla concessione edilizia, quest’ultima solo nel caso l’immobile sia di nuova costruzione. Gli istituti di credito si riservano dunque la facoltà di decidere o meno la concessione del mutuo in base ad un’accorta valutazione dei documenti esibiti sia a livello personale che immobiliare.
Modalità per richiedere il mutuo prima casa: documentazione da presentare
Dopo aver passato in rassegna i passaggi fondamentali per produrre in maniera completa la documentazione necessaria per ricevere il consenso della banca, vediamo ora quali sono le varie tipologie di mutuo attraverso le quali è possibile utilizzare la somma di credito ottenuta. Una delle forme di investimento più diffuse è certamente quella destinata all’acquisto di un immobile e in particolare alla prima abitazione. Sono soprattutto le coppie giovani, generalmente sotto i 40 anni, che preferiscono incanalare il mutuo appena ricevuto verso l’acquisto di una casa di proprietà. Questo fenomeno avviene generalmente per due ordini di motivi: il primo riguarda la grande fragilità che caratterizza la situazione economica attuale, specie per ciò che concerne il discorso sulla precarietà lavorativa a cui sono sottoposti i giovani in Italia durante la fase attuale; il secondo è invece frutto della stabilità economica che può portare l’acquisto della prima casa, per semplice fatto che una coppia giovane desidera avere spazi propri e per il futuro può pensare a costruire una famiglia alla quale dare un tetto sicuro dove vivere. C’è da dire che le banche erogano generalmente mutui che coprono l’80% del valore corrispettivo al costo dell’immobile, mentre si riservano di lasciare il restante 20% della somma a carico del richiedente.
Solo in alcune situazioni certi istituti di credito concedono il 100% del mutuo, ma questo avviene per lo più per casi specifici dove vi sono forti garanzie a tutela del denaro versato. Si tratta del concetto chiamato con l’acronimo LTV (Loan To Value), dove all’interno dell’accordo stipulato tra banca e richiedente viene posta una proporzionalità che va a caratterizzare l’ammontare delle cifre totali erogate. Per quanto concerne invece il discorso sui tassi d’interesse, occorre una valutazione attenta delle molteplici offerte messe a disposizione dei gruppi bancari verso i vari target di clienti. I costi di un mutuo per prima casa tendono quindi ad essere molto variabili e in via generale la loro difformità dipende da elementi quali valore dell’immobile, situazione patrimoniale del richiedente e oscillazioni finanziarie dei mercati. Gli indici a cui si fa riferimento sono quelli forniti dall’Euribor per quanto riguarda i tassi variabili e dall’Eurirs per quelli fissi. Il consiglio rimane comunque quello di non affidarsi al primo istituto di credito che capita sotto tiro, piuttosto bisogna effettuare ricerche approfondite al fine di trovare l’offerta più conveniente e sicura, anche considerato il fatto che sobbarcarsi un mutuo è un impegno ingente a livello economico. In questo senso, utilizzare un comparatore di tariffe può portare molti vantaggi al momento di prendere una decisione così importante, visto e considerato che le piattaforme online dove consultare e calcolare i mutui sono gratuite.
Come ottenere un mutuo per surroga o ristrutturazione: documenti necessari
Oltre alla modalità classica che prevede l’erogazione di una somma in denaro per favorire l’acquisto di una prima casa, molte banche mettono a disposizione dei clienti anche offerte diversificate di mutui per surroga o ristrutturazione. Come sempre andiamo per gradi e cerchiamo di capire al meglio queste due forme di finanziamento ipotecario, soprattutto volgendo lo sguardo agli aspetti strettamente economici della questione. Per quanto riguarda la prima tipologia, si intende con il termine surroga la possibilità in diritto dell’intestatario di trasferire il proprio mutuo da un istituto creditizio ad un altro. Fondamentalmente il bisogno di cambiare banca è motivato da vari fattori, ma uno predominante risulta spesso essere la volontà di trovare tassi d’interesse agevolati con valori più convenienti di quelli affrontati in precedenza.
Per quanto riguarda i documenti da presentare nel momento della richiesta ufficiale, sono obbligatori: una fotocopia del documento d’identità di ogni intestatario del mutuo precedente accompagnati dal codice fiscale; dati inerenti la nuova banca referente; la somma complessiva del debito restante calcolata al giorno effettivo in cui si effettua la procedura di surroga; una copia autentica dell’atto relativo al vecchio mutuo allegata ad una nota di iscrizione ipoteca. Per ciò che concerne invece la seconda tipologia, ovvero quella inerente la ristrutturazione di una casa, è necessario esibire alla banca i seguenti documenti: certificato DIA (Dichiarazione Inizio Lavori), ovvero il certificato che viene rilasciato dal comune dove è stato edificato l’immobile; la busta paga più recente intestata al soggetto che richiede il mutuo; il preventivo in merito alla spesa dell’impresa edile, solo nell’eventualità di una manutenzione ordinaria; il progetto edilizio accompagnato dal certificato DIA della ditta incaricata dei lavori nel caso di manutenzione straordinaria, oltre chiaramente al preventivo.