Oggi parleremo della pensione integrativa che Poste Italiane mette a disposizione dei propri clienti e ne vedremo insieme alcune caratteristiche.
C0s’è la Pensione integrativa di Poste Italiane e come funziona
La pensione integrativa che Poste Italiane propone ai propri utenti è un piano di previdenza complementare ed individuale, volto alla costruzione di una rendita futura. Grazie a questo piano infatti è possibile costruire una rendita mensile che potrà integrare la pensione. I versamenti potranno essere scelti direttamente da coloro che usufruiranno di questo servizio pensionistico e potranno anche essere interrotti e ripresi in un secondo momento a seconda delle esigenze del singolo individuo che si approccia a questo tipo di pratica pensionistica. Sul sito di poste italiane viene specificato infatti che vi è una massima flessibilità nel pianificare i versamenti.
Il capitale che si accumula viene rivalutano di anno in anno in base al risultato effettivo che viene conseguito dalla Gestione Separata Posta Pensione. Nel caso in cui questa rivalutazione fosse negativa, i contributi netti versati vengono comunque restituiti all’interessato. La pensione viene erogata nel momento in cui, in base alla legge, si raggiunge l’età pensionabile che era prevista. Nel frattempo potranno essere richiesti riscatti ed anticipazioni, ma sempre nei limiti previsti dalla legge.
Per sapere se si è idonei ad accedere a questo servizio, è importante compilare un questionario di adeguatezza. Quest’ultimo può essere trovato presso la filiale di Poste Italiane più vicina a casa vostra. Qui sarà chiaramente possibile prendere visione di tutte le modalità di funzionamento di questo fondo pensionistico e porre a chi di dovere tutte le domande ed i dubbi che si hanno in merito.
È importante informarsi e se prima di recarsi nella filiale delle poste si desidera avere già qualche spiegazione e qualche linea guida è possibile anche farlo da casa propria tramite internet. Ci si può informare infatti anche leggendo bene la documentazione che è disponibile sul sito di Poste Italiane. Nel documento contrattuale infatti sono presenti vari altri documenti di cui è importante prendere visione nel momento in cui si decide di usufruire di un servizio come questo. I documenti da visionare sono: le condizioni generali del contratto, il regolamento, il documento di regime fiscale e quello inerente alle anticipazioni e la nota informativa.
Dopo aver capito insieme di che cosa si parla, andiamo ora a vedere insieme come fare un calcolo della pensione che potrebbe spettare a chi decide e può aderire a questo servizio di Poste Italiane
Pensione Integrativa Poste Italiane: calcolo online
Sul sito di Poste Italiane, nella sezione dedicata proprio a questo fondo pensionistico, vi è la possibilità di calcolare la propria rata, premendo sul pulsante “calcola rata”. È una procedura abbastanza semplice ed adesso insieme ne vedremo tutti i passaggi per poter avere un’idea direttamente a casa propria, senza doversi recare presso una filiale di Poste Italiane, di quanto ammonti la propria pensione integrativa.
Dopo aver cliccato su “calcola rata”, si aprirà una procedura che vi vedrà compilare una sorta di questionario. La prima domanda alla quale sarà necessario rispondere è se si è un uomo o una donna. La seconda informazione da inserire in questa piattaforma è la propria data di nascita. La terza informazione da lasciare è possibile selezionarla fra tre opzioni che vanno a rispondere alla domanda “Sono un”. Le tre opzioni disponibili fra le quali si può scegliere sono: lavoratore dipendente, lavoratore autonomo/libero professionista, non lavoratore/familiare a carico.
Vi è poi una domanda relativa alla quantità di anni in cui si è versati i contributi e bisognerà inserire il numero di anni. Un’altra domanda alla quale sarà necessario rispondere è la retribuzione annua lorda che si ha in questo momento e poi sarà necessario indicare se si preveda una crescita che sia “bassa”, “media” o “alta” della propria carriera. Dopo aver compilato tutti i riquadri presenti e seguito la breve e semplice procedura, apparirà sullo schermo la propria situazione previdenziale. Ci sarà scritto infatti a che età si potrà andare in pensione, a quanto ammonta il proprio reddito da lavoro e a quanto ammonta la propria pensione pubblica. Vi è scritta poi anche la cifra del gap da colmare se si desidera mantenere un tenore di vita come quello che si è mantenuto sino a quel momento.
Dopo aver svolto questa procedura poi vi è anche la possibilità di cliccare sul tasto “colma gap”. Andiamo a vedere insieme di che cosa si tratta. Per colmare il proprio gap previdenziale è necessario anche in questo caso andare a rispondere a delle domande abbastanza semplici per costruire una rendita che sia da pensione complementare. La prima cosa da inserire risponde alla domanda “vorrei versare”. In questo spazio adibito è possibile scegliere fra due opzioni: “ogni mese” oppure “ogni anno”. Dopo aver scelto la tempistica bisogna poi scegliere la quantità di denaro, quindi sarà necessario andare a completare lo spazio vuoto che segue la dicitura “un importo di euro”. Poi sarà necessario scrivere se si desidera destinare anche il proprio TFR al fondo della pensione oppure no. Successivamente a ciò sarà necessario dire se si desidera contribuire anche con un trasferimento da un altro fondo della pensione oppure no. Un’altra opzione da compilare in questa sorta di questionario è quella che richiede se quando si sarà in pensione si desidera avere una rendita che sia “vitalizia immediata”, “certa 5 anni e poi vitalizia” oppure “certa 10 anni e poi vitalizia”.
Dopo aver svolto questa semplice procedura ed aver selezionato l’opzione che più ci rispecchia verrà generata automaticamente la stima della propria pensione complementare. Vi sarà scritto infatti quale sia l’età alla quale si avrà accesso alla pensione e quale sia la rendita annua lorda che verrà erogata con Postaprevidenza Valore. Sulla pagina viene anche segnalato a quanto ammonta il risparmio fiscale complessivo durante il periodo di contribuzione.
Dopo questo calcolo vi è anche la possibilità di cliccare su “scegli la tua rendita” e “scegli la prestazione in capitale”. Se si clicca sulla prima possibilità si aprirà una schermata all’interno della quale viene presentato il calcolo della rendita mensile lorda totale, di quella lorda da previdenza pubblica e di quella lorda da previdenza complementare. Se invece si clicca su “scegli la prestazione in capitale” è possibile vedere come ottenere la prestazione in forma di capitale per tutta la posiziona maturata (lo è in due casi).
Grazie a questa semplice procedura è possibile avere un’idea di quella che può essere la propria pensione e di come funzioni il servizio che Poste Italiane mette a disposizione dei propri clienti. Chiaramente per avere delle maggiori informazioni e comprendere come soddisfare al meglio le proprie esigenze è consigliabile recarsi presso una filiale di Poste Italiane, ma per avere un idea generale utilizzare la procedura appena elencata per il calcolo della pensione può essere un aiuto.
Opinioni Pensione Integrativa Poste Italiane 2019: conviene o no?
Dopo aver visto insieme di che cosa parliamo quando parliamo delle opinioni sulla pensione integrativa che mette a disposizione dei suoi utenti Poste Italiane e dopo aver visto come sia possibile calcolarne il valore effettivo in termini di denaro tramite il sito internet adibito, andiamo adesso a prendere in considerazione alcuni pro e alcuni contro per vedere se sia uno strumento che convenga oppure no.
Come in ogni cosa è possibile trovare dei risvolti positivi e dei risvolti negativi, e dunque anche in questo caso ci saranno dei lati dell’offerta che la valorizzeranno di più e dei lati che si potrebbero mostrare sconvenienti agli occhi del cittadino che desidera usufruirne.
Se prendiamo in considerazione ad esempio i costi possiamo vedere nelle opinioni degli utenti che per i primi 15 anni di versamento le spese in fase di accumulo equivalgono al 2,5 % per ogni versamento fatto. Per quanto riguarda invece la convenienza possiamo vedere che una delle cose positive che questo fondo pensionistico mette a disposizione di chi lo utilizza è il risparmio fiscale che si ha dai versamenti che è circa il 23%, ma in base al proprio reddito si può arrivare a risparmiare anche fino al 43%.
Alcuni degli svantaggi evidenziati nelle recensioni però sono ad esempio che i soldi versati inizialmente possono anche restare bloccati, non sempre ma possono esserci delle situazioni che prevedano che il denaro rimanga fermo. Per comprendere al meglio la specificità di ogni situazione e rendersi conto di ciò che si potrebbe incontrare, è sempre bene leggere con molta attenzione tutti i documenti ed i regolamenti che riguardano le varie procedure.
Prima di prendere qualunque decisione dunque, è sempre bene valutare la propria situazione, fare una valutazione dei pro e dei contro specifici rispetto alle proprie personali esigenze, delle opinioni online e fare anche dei paragoni e dei confronti validi con della alternative che questo servizio può avere, per capire se convenga oppure no, per capire se sia un servizio adatto a noi oppure non lo sia.
Dopo aver fatto le giuste valutazioni ed aver magari consultato anche uno o più consulenti che sappiano indirizzarci e consigliarci al meglio rispetto alla nostra situazione economica, sarà certamente più semplice prendere una decisione per il proprio futuro che possa farci immaginare di trascorrere il periodo del pensionamento in maniera serena.